29 luglio, segna la data o resti fregato: multano fino a 25.000€ tutti quelli che dimenticano la nuova dichiarazione | Ad agosto richiamo Fisco

multa iva tardiva

La dichiarazione (Foto di Mikhail Nilov da pexels) - mandamentonotizie.it

A fine luglio importante scadenza per la dichiarazione: chi dimentica si becca una multa di ben 25.000 euro. Meglio segnare la data. 

Ci sono date che passano come tutte le altre, giornate che si susseguono uguali,  e poi ci sono quelle che ti cambiano la vita. O meglio: il conto in banca.

Una scadenza apparentemente lontana, proprio nel bel mezzo dell’estate, può trasformarsi in un autogol se non sai cosa ti aspetta dietro l’angolo.

Chi pensa che a luglio sia tutto fermo, che gli uffici siano chiusi, che il Fisco vada in vacanza,  si sbaglia di grosso. Proprio nei mesi in cui ci rilassiamo, o siamo in procinto di farlo, con la mente già altrove, le scadenze fanno più male. E non sapere diventa un rischio, di quelli seri.

Perché non è una bolletta, non è una raccomandata dimenticata, non è neanche una multa da 50 euro. Qui si parla di centinaia, migliaia di euro. Bastano pochi click mancati, una dimenticanza, una leggerezza. E la frittata è fatta, ti sei rovinato l’estate. A fine luglio devi fare la dichiarazione. Chi la manca si becca 25.000 euro di multa.

Fisco: non saltare la dichiarazione di fine luglio

Hai tempo fino al 29 luglio. Dopo, il Fisco non perdona, e chi ha saltato questo passaggio rischia una stangata che può arrivare, appunto, a 25.000 euro. Hai letto bene, una bella cifra e non vale solo per pochi sfortunati, saranno molti i potenziali multati.

Parliamo della dichiarazione IVA 2025, quella che doveva essere inviata tra febbraio e aprile. Chi se l’è scordata ha una sola possibilità per rimediare senza finire nei guai: presentarla in modalità tardiva entro il 29 luglio. In questo modo, si riduce la sanzione a una cifra gestibile: 25 euro. Ma bisogna muoversi, subito.

soldi
I soldi da versare (Foto di Csaba Nagy da Pixabay) – mandamentonotizie.it

La multa è salatissima: meglio provvedere

Chi invece aspetta ancora, o se ne accorge solo ad agosto, si trova davanti il baratro: la dichiarazione verrà considerata omessa, e le sanzioni salgono alle stelle. Non solo percentuali salate (fino al 120% dell’imposta dovuta, come ricorda money.it), ma anche una sanzione minima fissa di 250 euro, anche se non devi versare nulla. E non è finita. Se superi i 90 giorni e nel frattempo il Fisco ti ha già messo nel mirino con un controllo o un accertamento, non c’è più via d’uscita: scattano le misure più dure.

Insomma, il messaggio è semplice: non aspettare agosto per accorgerti di luglio. Presentare la dichiarazione è un obbligo, e si fa tutto online. Ma attenzione: vale la data di ricezione confermata dall’Agenzia delle Entrate. Non basta inviare: bisogna ricevere la conferma. E per pagare la sanzione ridotta, si usa il modello F24 con il codice tributo 8911. Hai poco tempo. Ma ce l’hai. Basta non sprecarlo.