Serie A, Polizia negli spogliatoi della Juventus: non potrà più giocare | L’avvocato non rilascia dichiarazioni

Serie A - mandamentonotizie.it
La Polizia entra negli spogliatoi della Juventus, il giocatore di Serie A non potrà più giocare. Si attendono le dichiarazioni dell’avvocato.
Una serata di campionato apparentemente come tante, e invece qualcosa ha fermato tutto. Movimenti insoliti dietro le quinte, volti tesi, agenti presenti dove non dovrebbero esserci: negli spogliatoi.
Il clima nel prepartita della Juventus si è fatto improvvisamente pesante, e in pochi minuti l’attenzione si è spostata da ciò che succedeva in campo a ciò che accadeva fuori.
Nessuna comunicazione ufficiale dalla società coinvolta, nessun dettaglio trapelato immediatamente. Ma la notizia si è diffusa in fretta: un calciatore di Serie A è stato raggiunto da un’accusa gravissima.
Le voci si sono rincorse per ore, finché a confermare i fatti ci hanno pensato diverse fonti. Non si tratta di un problema sportivo. È molto più serio. Ed è già materia per la giustizia. Di che si tratta?
Serie A: la polizia arriva negli spogliatoi
Una brutta accusa quella ai danni del calciatore in questione, ovvero Oumar Solet, difensore francese di 25 anni dell’Udinese, attualmente sotto indagine per violenza sessuale. Secondo quanto riportato anche da today.it, l’episodio si sarebbe verificato nella serata di domenica scorsa, proprio nell’appartamento dove il giocatore risiede. Non è il solo a risultare coinvolto: insieme a lui, altri due ragazzi sono indagati. A confermare l’apertura dell’inchiesta è stata la stampa locale, mentre il club e il legale del calciatore, Maurizio Conti, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Il racconto della ragazza che ha sporto denuncia è preciso e, soprattutto, doloroso. Ha dichiarato ai carabinieri: “Io ero ubriaca, ma ho comunque manifestato il mio dissenso rispetto a ciò che stava accadendo”. La giovane ha raccontato di aver trascorso la serata in un locale assieme al calciatore e ad altri ragazzi, per poi essere tornata a casa dell’atleta. Una volta uscita, si è recata al pronto soccorso dell’ospedale di Udine per chiedere aiuto.

Un’accusa gravissima
A complicare il quadro c’è un’altra testimonianza, raccolta in esclusiva dal Gazzettino, secondo cui l’episodio sarebbe avvenuto in un contesto diverso da quello descritto nella denuncia: “Nella casa del calciatore c’erano tante persone. La donna che l’ha denunciato era già uscita con lui in passato. Si sono baciati e si sono appartati in camera con un’altra coppia, senza che ci fosse alcuna costrizione”. Di tutt’altro avviso, quindi.
Per ora, regna il silenzio. Nessun commento nemmeno da parte dell’Udinese Calcio, che ha scelto di non esprimersi pubblicamente sulla vicenda. Non è ancora chiaro se Solet sarà incluso nella rosa per la prossima gara di domenica sera contro la Juventus, una delle partite più attese della stagione. Come spesso accade in queste situazioni, il rispetto per tutte le persone coinvolte è fondamentale. Le indagini faranno il loro corso e sarà la magistratura a stabilire i fatti. Intanto, il calcio italiano si ferma un momento, chiamato ad affrontare una vicenda che va oltre lo sport. E lo fa nel silenzio, in attesa della verità.