Licenziamenti immediati, adesso il certificato medico non vale più: la malattia va dimostrata due volte | Devi portare questa prova

Certificato medico, così il datore di lavoro può licenziare - mandamentonotizie.it (Foto Pexels)
Se ti assenti da lavoro per malattia, non basta più solo il certificato medico: se non disponi anche di questo documento, rischi il posto.
Assentarsi da lavoro a causa di problemi fisici è un diritto del dipendente che, tuttavia, deve inviare all’azienda un certificato medico che ne attesti la temporanea impossibilità ad esercitare l’attività per motivi di salute.
Spetta al medico curante, alla guardia medica o ad uno specialista, firmare il certificato medico dove vengono indicati anche i giorni che il lavoratore dovrà trascorrere a riposo.
Ma non basta questo documento per mettersi in regola. Qualora l’azienda ritenesse che vi sia un caso sospetto, potrebbe procedere anche con il licenziamento.
Attenzione a come si decide di muoversi in questo caso: per evitare di rimanere disoccupati dall’oggi al domani, ecco cosa potrebbe servire per mettersi in regola e continuare tranquillamente il periodo di malattia a casa.
Malattia e assenza da lavoro: cosa fare
In caso di influenza o problemi di salute più o meno gravi che impediscono di lavorare, è necessario rivolgersi al proprio medico curante che si occupa di inviare un certificato medico all’azienda. Non basta, però, solo questo documento a dimostrare l’impossibilità momentanea di recarsi sul posto di lavoro: è diritto dell’azienda, infatti, contestare la malattia del dipendente e procedere con eventuali ulteriori controlli.
Nel caso in cui un dipendente finga la malattia, l’azienda può avviare l’immediato licenziamento per giusta causa. La legge prevede che la falsa malattia sia una giusta causa di licenziamento, quindi il datore di lavoro ha il potere di interrompere il rapporto senza preavviso e senza versare l’indennità sostitutiva del preavviso. In alternativa, l’azienda può decidere di richiedere un ulteriore documento che provi il precario stato di salute del dipendente.

Il documento che attesta la malattia del dipendente
Nel caso in cui l’azienda avesse dei dubbi sulla veridicità del certificato di malattia, può decidere di avviare dei controlli. Il più utilizzato, che ha valore legale, è la visita fiscale effettuata da medici inviati dall’INPS. Questi ultimi hanno il compito di certificare la reale condizione di salute del dipendente confermando, riducendo o negando la prognosi del medico curante.
In caso di dubbi da parte dell’azienda, dunque, il certificato medico ha valore, ma non è inoppugnabile. Il certificato del medico fiscale, invece, gode di maggiore legittimità in quanto atto pubblico. Una soluzione alternativa che l’azienda può adottare per attestare le reali condizioni fisiche del dipendente è l’indagine privata che, tuttavia, non ha valore legale e non può essere usata per modificare o invalidare il certificato del medico curante.