TARI DECEDUTA – Da giugno non la devi più pagare: ti chiedono solo di andare in Comune a firmare | Valido su tutto il territorio

Tari deceduta non devi pagarla - Mandamentonotizie.it

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Tari deceduta non devi pagarla – Mandamentonotizie.it

Italiani chiamati a pagare le tasse, ma attenzione alla Tari decaduta: da giugno potresti non dover più versare nulla, basta una firma in Comune

Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in occasione della pubblicazione di articoli precedenti, durante questo periodo dell’anno moltissimi italiani sono chiamati a versare alcune imposte fondamentali, come l’IMU e la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti.

Per questo motivo, è fondamentale prestare la massima attenzione ai documenti in nostro possesso, perché a partire dal 1 giugno potresti non essere più tenuto a pagare una particolare Tari.

Si tratta della cosiddetta Tari decaduta, che rientra in parametri specifici. In questo caso, non dovrai effettuare il pagamento, ma semplicemente recarti in Comune per firmare alcuni documenti.

Un vero e proprio risparmio, dunque, che puoi ottenere in modo legale e senza ulteriori complicazioni. Ecco tutti i dettagli.

Tari decaduta: se rientri in questi casi, da giugno non devi pagarla

Nel mese di giugno arrivano puntuali i primi avvisi per il pagamento della Tari e dell’IMU. Tuttavia, è bene controllare con attenzione la documentazione ricevuta, soprattutto per verificare se la Tari rientra nei casi di prescrizione.

Secondo quanto riportato anche dal sito immobiliare.it, con “Tari decaduta” si intende quella soggetta a prescrizione legale. In questo caso, non sei più obbligato a pagare l’importo richiesto, ma è necessario avviare una procedura ufficiale per ottenere l’annullamento del debito.

Tari deceduta non devi pagarla - Mandamentonotizie.it (Fonte foto Canva)
Tari deceduta non devi pagarla – Mandamentonotizie.it (Fonte foto Canva)

Vai in Comune e firma questi documenti: così non paghi la Tari

Quando la Tari cade in prescrizione significa che sono trascorsi più di cinque anni dalla notifica dell’ultima richiesta di pagamento. Una volta superato questo termine, l’importo non può più essere richiesto dal Comune. Se ricevi un sollecito oltre il termine di prescrizione, l’ente locale non ha più diritto di esigere la somma. Attenzione però: la prescrizione può essere interrotta nel caso in cui venga avviata una procedura giudiziaria, che allunga i tempi da cinque a dieci anni, come avviene, ad esempio, per le cartelle esattoriali.

Per far valere il tuo diritto a non pagare una Tari prescritta, dovrai presentare un’istanza di autotutela al Comune entro 60 giorni dal ricevimento dell’avviso, chiedendo formalmente lo sgravio del tributo. Per maggiore sicurezza, è sempre consigliabile consultare un legale o il proprio consulente fiscale di fiducia, che potrà guidarti nella compilazione dei moduli e nella gestione della documentazione necessaria per evitare un pagamento non dovuto.