Paga il Canone Rai ma gli arrivano altri 5000 euro di tassa: “mi servirà un mutuo per saldare” | Non era un errore

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Guardare la tv (Foto di Ricardo IV Tamayo su Unsplash) - mandamentonotizie.it

Oltre al Canone Rai potrebbe arrivarti anche un’altra bella cifra da pagare. Ben 5000 euro, e non ci sono errori. Di cosa si tratta.

Per molti italiani è diventato il simbolo di un’epoca che non esiste più. Il Canone Rai continua a essere una delle tasse più mal sopportate dai cittadini, tanto da suscitare ogni anno polemiche e richieste di abolizione. L’idea di dover pagare un contributo per un servizio che molti ormai non utilizzano più sembra ogni volta più difficile da giustificare.

Con l’avvento dello streaming e delle piattaforme on demand poi, le abitudini sono cambiate drasticamente. Chi guarda ancora i canali Rai in modo regolare? Sempre meno persone. Oggi si preferisce scegliere cosa vedere, quando e su quale dispositivo, senza dover attendere l’orario del palinsesto televisivo.

Eppure, il Canone resta lì, addebitato puntualmente nella bolletta elettrica, anche per chi ha abbandonato da anni la TV tradizionale. Una tassa percepita come forzata, imposta a tutti in modo indistinto, a prescindere dall’effettivo utilizzo del servizio pubblico. Questo ha contribuito a rendere il Canone uno dei balzelli più invisi d’Italia.

Proprio per questo, fa ancora più scalpore la storia di chi, pur pagando regolarmente il Canone, si è visto recapitare una nuova “tassa” ben più pesante: 5000 euro. Nessun errore. Il motivo? Scopriamolo.

Canone Rai: da pagare altri 5000 euro

Abbiamo accennato ai diversi servizi di streaming. Ma la maggior parte di essi sono a pagamento, ovviamente. E se c’è chi non vuole pagare il Canone una volta l’anno, figurarsi gli abbonamenti alle piattaforme una volta al mese. Preferendo affidarsi a metodi alternativi.

Il “pezzotto” per chi non lo sapesse è un sistema illegale che consente di accedere a contenuti televisivi a pagamento, come partite di calcio, film, serie TV, senza avere un abbonamento ufficiale. Negli ultimi anni il fenomeno si è diffuso a macchia d’olio, spinto proprio dal costo crescente delle Pay TV e dalla facilità di accesso ai contenuti tramite internet. Ma la Guardia di Finanza ha deciso di passare al contrattacco.

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Piattaforme streaming (Foto di Adam Kenton su Unsplash) – mandamentonotizie.it

Una nuova multa/tassa? Sì, ma solo per loro

Sono già migliaia le multe inviate agli utenti che utilizzano IPTV illegali. Secondo quanto comunicato, come riporta tech.everyeye.it,  oltre 2.200 persone sono già state multate con sanzioni da 154 euro, ma in caso di recidiva o di situazioni gravi, si può arrivare fino a 5000 euro di multa.

“Ogni azione online lascia traccia. Nessuno è esente da responsabilità se utilizza servizi illegali” ha spiegato il colonnello Giuseppe Giulio Leo della Guardia di Finanza. Le forze dell’ordine, oltre a sanzionare gli utenti, stanno anche verificando le loro posizioni fiscali, con indagini su eventuali redditi nascosti o beni non dichiarati. L’obiettivo ovviamente  è quello di scoraggiare l’illegalità e, esattamente come accade per chi evade le tasse, l’osservazione è sempre la stessa: se pagassimo tutti, forse pagheremmo di meno.