ALLARME INPS – Da luglio partono gli avvisi bonari per milioni di italiani: fino a 3.000€ da restituire subito | È una trappola fiscale

INPS: al via da luglio gli avvisi bonari, milioni di contribuenti rischiano di dover pagare fino a 3000 euro. 

L’estate sta per arrivare e con essa una notizia che ha scosso migliaia di contribuenti italiani: gli avvisi bonari dell’INPS sono in partenza.

Potresti essere uno di loro senza nemmeno saperlo. Come funziona? E soprattutto, cosa può accadere se ignori questi avvisi?

Quello che ti arriva non un avviso qualunque, ma una busta verde con scritto “avviso bonario”. La cifra che vedi non è simbolica: sono fino a 3.000€ da restituire subito.

Potresti anche non averci fatto caso, ma le scadenze dell’anno scorso sono ormai saltate, e ora l’INPS ha iniziato a inviare le notifiche.

Avviso bonario: sollecito o trappola fiscale?

Un avviso bonario  non è una condanna, ma una sollecitazione. È come una prima “avvisaglia” che ti invita a regolarizzare la tua posizione contributiva prima che la situazione diventi davvero seria. La cosa che rende tutto ancora più insidioso è che questo sollecito è solo il primo passo.

Se ignorato, può rapidamente trasformarsi in un vero e proprio atto di recupero coattivo con conseguenze ben più gravi. In altre parole, se la risposta non arriva nei tempi giusti, potresti trovarti con una cartella esattoriale in mano e il rischio di vedere i tuoi beni pignorati. Ma perché li stanno mandando?

Cosa fare se lo ricevi

Gli avvisi, spiega brocardi.it, sono destinati principalmente ad artigiani e commercianti  che hanno saltato il pagamento dei contributi previdenziali fissi dello scorso anno. L’INPS ha avvisato che a partire da luglio le notifiche per il recupero delle somme sono in fase di invio. Cosa succede se ignori l’avviso? Non è un film: puoi ritrovarti con la casa, l’auto o altri beni sequestrati per il mancato pagamento di tre rate di contributi.

Una volta che ricevi l’avviso, hai due strade: pagare immediatamente o rischiare che l’INPS avvii il recupero tramite l’Agenzia delle Entrate. Ma non è tutto: se scegli la seconda strada, l’ammontare del debito potrebbe aumentare drasticamente a causa di sanzioni e interessi. Il percorso per regolarizzare la tua posizione è semplice: entra nel Cassetto Previdenziale Artigiani e Commercianti, controlla la tua situazione, e se necessario, salda la somma richiesta. Il pagamento tempestivo ti farà evitare la fase di recupero forzato e le sanzioni che ne derivano. Non è solo una questione di tasse da pagare, ma di come affrontare una vera e propria tempesta fiscale che potrebbe travolgere la tua attività e le tue finanze.