Montoro, quattro roghi in due settimane: proseguono le indagini ma la verità è ancora lontana

Montoro brucia nella notte: il punto delle indagini

In Irpinia c’è un comune nel quale, negli ultimi quindici giorni, hanno avuto luogo ben quattro incendi notturni. Si tratta di Montoro, un piccolo paese della Valle dell’Irno che, proprio in queste ore, sta lottando contro le fiamme. Gli abitanti sono preoccupati e le forze dell’ordine stanno lavorando per capire cosa sia successo: al momento, però, vi sono pochissime certezze.

Di questa serie di incendi, l’ultimo si è tenuto il 22 giugno: in via Vigna, due automobili sono andate a fuoco verso mezzanotte. I vigili del fuoco sono intervenuti subito e questo ha permesso di evitare che le fiamme si propagassero altrove. Ecco però cosa si sa, in più, su questo e sugli altri roghi.

Incendi notturni a Montoro: l’ultimo il 22 giugno

L’incendio del 22 giugno a Montoro ha coinvolto due autovetture di due uomini già noti entrambi alle forze dell’ordine. I due veicoli sono stati incendiati in rapida successione e i proprietari, sentiti dagli inquirenti, hanno negato di aver ricevuto delle minacce o delle estorsioni. Non è chiaro, quindi, perché degli ignoti abbiano dato fuoco ai due mezzi: fondamentali saranno le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza che, però, al momento non hanno rivelato la presenza di alcun innesco.

Al momento, però, si ipotizza con un buon grado di certezza che l’incendio delle due auto non sia scaturito dal niente e che, quindi, sia di origine dolosa. Il movente e la causa sono ancora un mistero: le indagini, infatti, si stanno concentrando sul comprenderli. Questo incendio, inoltre, si inserisce all’interno di una serie di roghi che, nelle ultime due settimane, hanno spaventato Montoro: tra le altre è stata data alle fiamme anche l’auto dell’Assessora all’Urbanistica Stefania Siano.

Non c’è alcun nesso che leghi i vari incendi

Sebbene sia spontaneo parlare dei quattro incendi in quindici giorni come qualcosa che potrebbe avere un nesso, un filo logico, al momento non esiste alcuna spiegazione logica che provi questa intuizione. Secondo chi indaga, però, bisogna continuare a lavorare per trovare questa base comune che, per gli inquirenti, è di indubbia presenza.

Al momento, quindi, le indagini proseguono febbrilmente e la cittadinanza vi assiste speranzosa: la paura di diventare vittime di questi roghi è tanta, così come la voglia che si concludano e che chi li ha scatenati paghi.