Guardia Lombardi, il vivaio è stato chiuso improvvisamente e senza preavviso: decine di piante abbandonate

Guardia Lombardi, il vivaio è stato chiuso improvvisamente e senza preavviso: decine di piante abbandonate (mandamentonotizie.it / pexels)

Chiuso improvvisamente e senza preavviso. Cos’è successo al Vivaio Bianco
Siamo ormai in piena estate e, da nord a sud, tutti gli appassionati di giardinaggio hanno già sfoggiato il loro migliore pollice verde ed hanno riempito i giardini, i balconi e i terrazzi di piante, fiori e coltivazioni di ogni tipo. Da chi ha l’orto in cui coltiva di tutto a chi invece ha solo qualche vaso di basilico qua e là, quella del giardinaggio è una passione molto diffusa ed estremamente soddisfacente.
Indispensabile, però, avere un vivaio vicino a cui affidarsi per la scelta delle proprie piantine e da prendere a riferimento per la cura di ciò che si coltiva. Ad Avellino, più precisamente a Guardia Lombardi in località Lazzare, uno molto apprezzato è Vivaio Bianco: senza alcun preavviso, però, la struttura ha chiuso.
Cos’è successo al Vivaio Bianco
Parte della rete dei vivai forestali regionali della Campania, Vivaio Bianco da anni produce piante forestali autoctone. L’obiettivo è nobile: chi lo gestisce non desidera farlo per lucro o per vanità ma, anzi, per rimboschire la terra del luogo. Un lavoro tanto delicato quanto importante ed apprezzato, che dava lustro alla comunità e soprattutto a chi lo svolgeva con amore e passione.
Improvvisamente, però, Vivaio Bianco ha chiuso i battenti senza avvisare nessuno, neanche le autorità. La chiusura è stata commentata anche dal Sindaco Francescantonio Siconolfi che, senza mezzi termini, l’ha definita incresciosa ed incredibile. “Un vivaio chiuso dopo una verifica interna all’ente, e poi lasciato lì, senza cura per le piante che hanno bisogno di attenzione continua… È un’assurdità“.

Cosa non torna della chiusura del Vivaio Bianco
La chiusura di questo vivaio non è un caso isolato. A ricordarlo il Sindaco che, infatti, sottolinea che in Irpinia gli eventi del genere nell’ultimo periodo sono stati decisamente troppi. A suo dire, il problema non può essere solo economico: il lavoro era stabile per tutti i dipendenti che però, a un certo punto, sono stati spostati altrove di punto in bianco senza alcun preavviso.
“Non è chiaro nemmeno se si tratti di un problema di sicurezza. Questo è quello che ho capito, ma nessuno ha fornito comunicazioni ufficiali. Le informazioni sono frammentarie, da prendere con le pinze“, commenta il primo cittadino. L’appello, però, è principalmente uno: quello di riaprire il Vivaio e di salare tutte le piante che ci sono ancora al suo interno e, con esse, la cura del territorio. “