CAMBIA AVELLA. Biancardi è avvertito: “Ecco le priorità autunnali”
La pausa di Ferragosto ha fermato solamente per qualche giorno l’attività amministrativa del gruppo consiliare di Cambia Avella. I consiglieri di minoranza Chiara Cacace, Chiara Salapete, Pellegrino Vittoria e Lorenzo Maietta, sono pronti a tornare alla carica in un post estate che si preannuncia ulteriormente rovente. Non è solo la questione culturale a tenere banco nella cittadina archeologica.
“Chiederemo all’amministrazione comunale di poter dare azione al progetto, molto ambizioso, dell’installazione di un asilo nido pubblico nel nostro comune in ossequio anche all’orientamento della Regione Campania che ha predisposto duecento nuove aperture su tutto il territorio. Durante la nostra campagna elettorale il presidente attuale del consiglio, on. Rosetta D’Amelio, prese un impegno al riguardo per Avella. Tale condizione oggi potrebbe prendere corpo anche grazie all’ausilio e all’importanza dell’Unione del Baianese”.
Altra priorità di Cambia Avella l’attenzione sui lavori pubblici. “Chiederemo l’attivazione di una short list delle ditte per la gestione dei lavori pubblici. Ovviamente sarà fondamentale procedere ad un’attività di informazione nei confronti di tutte le ditte circa i requisiti da possedere per essere inserite in tali elenchi dove dovrà essere rispettato il principio dell’alternanza, dell’economicità e dell’efficienza”.
In autunno si prospettano nuove puntate sulla Fondazione. “Terremo un incontro con i rappresentanti della Fondazione, le associazioni e il direttore artistico di Clanioinarte per cercare di capire come si potrà evitare la sovrapposizione di identiche funzioni”.
Infine la pianta organica. “Chiederemo la stabilizzazione degli Lsu. Proporremo una riflessione seria e costruttiva sulla questione che vada oltre alla frase di circostanza relativa al vincolo del non sfoderamento del patto di stabilità. Poi chiederemo una rimodulazione di tutti gli incarichi di responsabilità all’interno degli uffici. Ad Avella si verifica una situazione molto anomala: molte responsabilità sono in mano di poche persone, se non di una persona. Pertanto occorre distribuire adeguatamente i compiti per permettere una maggiore efficacia della produttività all’interno delle aree”.