De Luca: “Vacanze di Natale? Poi avremo una nuova ondata e una fiammata di decessi”

di Stefano Cavaliero
Contrariamente a quanto successo nelle scorse settimane, la diretta Facebook del Presidente della Regione di questo pomeriggio non si è aperta con la consueta introduzione, che annunci l’intenzione di sorvolare su polemiche e su gossip politici: stavolta, De Luca intende rispondere ai suoi detrattori, e porre fine agli “assalti mediatici e allo sciacallaggio”.
“Ho rilevato degli atteggiamenti nel dibattito pubblico riguardante la Campania che vanno coretti”, dice. “Ci viene detto in continuazione di non litigare, e di collaborare. Vorrei puntualizzare che qui nessuno litiga, e che la giunta è al lavoro. L’unico a litigare, da solo, è uno di Napoli (De Magistris, ndr) che con lo sciacallaggio cerca di nascondere la propria nullità amministrativa. Per quanto riguarda la collaborazione, siamo tutti disposti a collaborare, ma mancano i presupposti. Questi presupposti sono la buona educazione e la correttezza reciproca. Sono stati inviati in Campania dei sedicenti ispettori che avrebbero dovuto controllare la situazione sanitaria. Non sappiamo se questi ispettori siano veri o presunti, ma ciò che conta è che ad oggi ancora non abbiamo ricevuto nessuna relazione sull’andamento della sanità in Campania, mentre a quanto pare i giornali ce l’hanno già. Inoltre, alle Regioni non è ancora stata comunicata la fissazione dell’indice Rt, e lavorare in queste condizioni è difficile. Ho visto gli esperimenti di Zaia con i tamponi rapidi, ma chiedo all’Istituto Superiore della Sanità di chiarire l’attendibilità di questi test: se sono attendibili, ha il dovere di distribuirli; se non lo sono, ha il dovere di farli sparire. C’è bisogno di fare chiarezza. Pretendiamo da parte del Governo e dei Ministri la stessa trasparenza che noi in quanto Regione non abbiamo mai fatto mancare”.
I Ministri, d’altronde, sono al centro delle invettive del Governatore: “Ho chiesto al Presidente del Consiglio di intervenire sui suoi Ministri, che parlano a sproposito e si comportano in maniera scorretta: mi riferisco ad un certo Spadafora, e al sedicente Ministro Bonafede, che piuttosto chiamerei “Bonanotte”. Entrambi si sono sbizzarriti nel dire idiozie e nel fare sciacallaggio. Proprio come il consulente del Ministro della Salute (Walter Ricciardi, ndr), che dice sempre cose diametralmente opposte rispetto ai provvedimenti effettivi di Speranza. Per non parlare del nostro conterraneo, Luigi Di Maio, che ha detto delle bestialità intollerabili. Non bisogna dimenticare che Di Maio è stato uno dei maggiori sostenitori del tentativo di nominare un Commissario Esterno per la Regione Campania lo scorso anno. Se fosse stato per lui, a questo punto saremmo nella stessa situazione della Calabria”.
Nel mirino di De Luca, anche i media: accusa certi giornalisti di essere degli aggressori mediatici, che mascherano la violenza privata da reportage d’assalto. “Siamo in un contesto in cui, davanti ad episodi di aggressione, lo Stato, che dovrebbe controllare tutto ciò, non fa nulla. È ovvio allora che ci sarà un progressivo imbarbarimento della vita pubblica, ed un allontanamento dei cittadini dalla politica e dalle istituzioni. Questi mesi di epidemia avrebbero dovuto sensibilizzare la popolazione, incentivare la crescita civile del paese, ed eliminare la mera propaganda dell’aggressività. Avremmo dovuto educare le giovani generazioni. Invece questi mesi hanno sbugiardato il declino della nostra società: il trionfo dei calcoli opportunistici”.
Non manca, in controcanto, un riepilogo dei meriti della sua amministrazione: “In quanto Regione abbiamo compiuto un triplo miracolo. Primo miracolo: uscire dal commissariamento. Abbiamo dovuto mettere su un piano ospedaliero, che la scorsa giunta non era riuscito a far approvare. Grazie al piano ospedaliero abbiamo ottenuto l’approvazione di un piano per il personale, grazie al quale abbiamo avuto un boom di assunzioni (800 infermieri a novembre dell’anno scorso), raddoppiando il punteggio della Campania sulla griglia LEA, che prima di noi era l’ultima Regione in Italia per assistenza. Secondo miracolo: la gestione della prima ondata. Non era detto che ci andasse così bene. Terzo miracolo: la gestione attuale dell’epidemia, in un contesto in cui l’apertura incondizionata estiva ha fatto espandere il virus su tutto il territorio. Non dimentichiamo che la Campania, al netto di personale sanitario e densità abitativa, è la Regione più fragile d’Italia. E non si ribadisce mai abbastanza che è stato De Luca, non Di Maio, non i Cinque Stelle, ad ottenere un miliardo e trecento milioni di euro da stanziare per l’edilizia ospedaliera. A breve partiranno i progetti esecutivi per realizzare un nuovo ospedale in Costiera Sorrentina, un nuovo ospedale a Giugliano, uno a Salerno, e un raddoppio per quello di Nola. Ed è stato sempre De Luca a chiedere alla Protezione Civile di indire un bando per la Campania. Hanno risposto 157 medici, e stiamo procedendo con le verifiche”.
Per ciò che riguarda le scuole, ribadisce che la data del 24 novembre (dopo la quale era prevista l’apertura degli asili e delle prime classi elementari) è solo indicativa, e che non si riaprirà nulla senza previa e rigorosa indagine sanitaria ed epidemiologica. “Continuiamo a seguire una linea di rigore e di prevenzione, ponendo al primo posto la salute dei bambini e delle famiglie”. In chiusura, invita alla responsabilità civile e al rigore: “In televisione si sentono delle assurdità sulle vacanze di Natale. Se ci rilassiamo a Natale, avremo un’ondata ancora più violenta a gennaio, e una fiammata di decessi. Ormai è chiaro qual è il comportamento da mantenere”.