ADDIO NASPI – La nuova regola INPS taglia fuori chi ha lavorato part-time o a chiamata | Migliaia di lavoratori alla canna del gas

INPS, cambiano i requisiti per la Naspi - mandamentonotizie.it - 20250611

INPS, cambiano i requisiti per la Naspi - mandamentonotizie.it (Foto Instagram @agimegnews)

L’INPS cambia tutto e aggiunge una nuova regola che determina l’erogazione della Naspi: i lavoratori sono ora nel caos più totale.

La Naspi – Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego – è un’indennità mensile di disoccupazione che spetta ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro.

Erogata dall’INPS spetta ai lavoratori dipendenti, agli apprendisti, ai soci di cooperative con rapporto di lavoro subordinato, al personale artistico con rapporto di lavoro subordinato e ai dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

L’importo della Naspi è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni e la sua durata dipende dalle settimane contributive accumulate nei 4 anni precedenti la perdita del lavoro.

Tuttavia, accedere alla Naspi prevede dei requisiti specifici e, l’ultima novità introdotta dall’INPS ha scatenato il panico tra i lavoratori part-time o a chiamata: ecco cosa c’è da sapere.

Naspi, a chi spetta e come

La domanda per la Naspi deve essere presentata all’INPS entro e non oltre 68 giorni dalla perdita del lavoro. Differente dalla disoccupazione, essa è considerata come un’indennità per i lavoratori dipendenti, un sussidio economico erogato dallo Stato per sostenere chi ha perso il lavoro involontariamente. Come accennato, la richiesta di Naspi può essere inoltrata solo in presenza di determinati requisiti che, proprio negli ultimi giorni, sono stati sottoposti ad un’ulteriore revisione.

Tutti i lavoratori part-time o a chiamata, dunque, devono ben comprendere quali sono le nuove norme che regolano l’erogazione della Naspi: qualcuno potrebbe rimanerne fuori e non usufruire dell’indennità riconosciuta da parte dello Stato. Vediamo nel dettaglio cosa recita la nuova circolare INPS e quali sono i requisiti per effettuare domanda.

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I requisiti per accedere alla Naspi – mandamentonotizie.it (Foto depositphotos)

Naspi, il nuovo requisito richiesto dall’INPS

La legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo requisito contributivo di accesso alla Naspi per chi si trovi in uno stato di disoccupazione involontaria intervenuto dal 1° gennaio 2025. Se chi ha interrotto volontariamente il lavoro a tempo indeterminato nei12 mesi che precedono la disoccupazione involontaria per la quale si richiede la Naspi, ora l’INPS chiede che si posseggano almeno 13 settimane di contribuzione nell’arco temporale che va dalla data di cessazione volontaria a quella di cessazione involontaria dal rapporto di lavoro.

Non è necessario rispettare il nuovo requisito nel caso in cui il rapporto di lavoro sia stato interrotto per dimissioni per giusta causa, durante il periodo tutelato di maternità o paternità, durante la procedura di conciliazione obbligatoria o se il lavoratore ha rifiutato un trasferimento in sede lontana.