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Ascea dice STOP agli ombrelloni “fantasma” sulla spiaggia: scatta la strategia anti-furbetti

Controlli e sequestri ad Ascea Marina per tutelare le spiagge libere: la stretta contro gli ombrelloni lasciati abusivamente sulla sabbia.

Quando il sole va giù, c’è chi pensa di prendersi il mare in anticipo. Ombrelloni piantati nella sabbia, sedie lasciate come segnaposto: Ascea Marina non ci sta.

L’amministrazione ha deciso di passare all’azione, lanciando un messaggio chiaro a chi prova a “prenotare” la spiaggia con l’inganno. Non è più tempo di chi prima arriva, meglio alloggia: è tempo di rispetto, legalità e accesso libero per tutti.

La notte tra sabato e domenica ha visto le Forze dell’ordine impegnata in una vera e propria bonifica della costa, per riportare equità e ordine su un litorale sempre più frequentato.

Cosa succede quando il turismo incontra la civiltà? Si impongono regole ferree. Come cambiano le vacanze.

Ombrelloni in spiaggia: quando il posto al sole diventa un diritto negato.

La stagione balneare, nel cuore del Cilento, è cominciata sotto il segno del rispetto. Ma non tutti sembrano aver colto il messaggio. Con l’arrivo dell’estate, sono tornati anche i “furbetti del telo mare”: quelli che, anziché alzarsi presto per raggiungere la spiaggia, preferiscono “occupare” con largo anticipo un angolo di mare, lasciando ombrelloni e sedie in spiaggia fin dalla notte. Una pratica sempre più diffusa nelle località turistiche, che finisce per escludere gli altri bagnanti da uno spazio pubblico per eccellenza. E ad Ascea, questa consuetudine ha trovato finalmente un limite.

La stretta è arrivata con un blitz notturno della Polizia Locale, guidata dal comandante Massimiliano Falcone. In collaborazione con il progetto “Bellascea” e con il supporto operativo di Velia Ambiente, l’intervento ha portato al sequestro di 15 ombrelloni, lettini e sedie lasciati sulla sabbia senza alcuna autorizzazione. Una decisione forte, pensata per tutelare il diritto collettivo di godere del mare, senza prevaricazioni o “furbate”. Non è solo un’azione repressiva, ma un invito a riscoprire la condivisione e il senso civico. Perché il mare, come ogni bene comune, appartiene a tutti.

Ombrelloni abusivi sulla spiaggia (canva) MandamentoNotizie.it

Controlli continui e turismo responsabile: Ascea fa scuola

L’iniziativa del Comune non si ferma a un singolo blitz. L’obiettivo è più ampio e guarda a lungo termine: garantire l’accesso equo e sostenibile alla spiaggia per tutta la stagione estiva. In un momento in cui il turismo rappresenta un pilastro per l’economia locale, tutelare il litorale significa anche salvaguardare la sua attrattiva, il paesaggio e la qualità dell’esperienza vissuta da chi lo frequenta. L’amministrazione comunale, attraverso il progetto, intende così promuovere una cultura del rispetto ambientale e della legalità, combattendo la silenziosa privatizzazione degli spazi pubblici.

Gli ombrelloni lasciati nottetempo rappresentano un gesto che, per quanto piccolo, racconta una mentalità: quella di chi considera il bene comune come un’estensione dei propri privilegi. Ma Ascea ha deciso di cambiare passo. Le attività di controllo continueranno nelle prossime settimane, e il messaggio è chiaro: la spiaggia è di tutti. La linea adottata dalla cittadina cilentana non è isolata: sempre più comuni costieri stanno adottando strategie simili, convinti che solo il rispetto delle regole possa garantire un turismo inclusivo e duraturo.

 

Barbara Guarini

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