Avellino in lutto per la scomparsa di Guido Giovanni Marro: l’agente penitenziario aveva solo 31 anni

Un incidente fatale ha portato via Guido Giovanni Marro: Avellino a lutto

Nato a Cervinara, in provincia di Avellino, Guido Giovanni Marro lavorava da tempo presso il carcere di Saluzzo, in provincia di Cuneo. Lontano da parenti e amici, in Piemonte si era ricostruito una quotidianità fatta soprattutto di lavoro e di impegno. Non appena aveva un po’ di tempo, però, ritornava nella città natale, dove tutti lo aspettavano sempre a braccia aperte.

Questa volta, però, Marro a Cervinara tornerà in modo definitivo: il 17 giugno, a bordo della sua motocicletta Kawasaki, si è scontrato contro un’automobile lungo la Strada Provinciale 662 a Savigliano e, nell’incidente, ha perso la vita.

Un incidente fatale: l’indagine è aperta

Non appena i passanti hanno visto l’incidente, hanno subito chiamato i soccorsi e gli inquirenti. Sul posto sono quindi subito arrivati un’ambulanza e l’elisoccorso ma, nonostante i numerosi tentativi di rianimazione, il 31enne ha perso la vita. Nel frattempo, sul luogo dello schianto sono arrivati anche i Carabinieri che, dopo aver fatto tutti i rilievi del caso, si sono messi al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e quindi le cause della morte del 31enne, così che si possano stabilire anche eventuali colpe.

Nel frattempo, Avellino tutta è in lutto per la scomparsa del giovane agente penitenziario. A ricordarlo anche il Sappe, il sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, che ha scritto una nota: “Quando muore un appartenente al Corpo, è tutta la Polizia Penitenziaria a indossare il lutto. Guido non era solo un motociclista. Era un servitore dello Stato, un collega, uno di noi. Riposa in pace, Guido. Non ti dimenticheremo“.

I messaggi di chi l’ha conosciuto

Sui social non si contano i messaggi di addio e di cordoglio che gli amici e i parenti di Guido Giovanni Marro hanno voluto scrivere, in questi giorni. Tanti si descrivono increduli ed incapaci di accettare la sua prematura ed ingiusta scomparsa.

“Porterò sempre con me il suono della tua risata, il modo in cui sapevi farmi sentire meno solo, il tuo modo unico di esserci, sempre“ ha scritto un amico, sottolineando come per lui Guido Giovanni fosse semplicemente “famiglia”. Il dolore è tanto, soprattutto a fronte dell’enorme ingiustizia che l’ha portato via: a breve si saprà la data dei funerali.