L’emergenza roghi non è affatto finita. Purtroppo, la sensazione è che il peggio deve ancora venire. Dopo le fiamme scatenatisi da giugno in poi, il Mandamento Baianese si prepara a fronteggiare gli effetti delle diverse decine di ettari di terreno andati in fumo. Il pericolo numero uno, infatti, con l’avvicinarsi della stagione autunnale ed invernale, è quello dell’arrivo a valle di colate di fango e detriti vari. A monte la situazione va monitorata attentamente perché a seguito degli incendi, come hanno avuto modo già di denunciare alcuni esperti del settore, la vegetazione ha perso l’azione di protezione e mitigazione delle acque di precipitazione. Pertanto rischia di formarsi cenere che impermeabilizza i suoli impedendo l’infiltrazione delle piogge negli stessi. Quindi aumenta la velocità delle acque che defluiscono a quote basse.
Nel Mandamento Baianese, alla luce di quanto accaduto, è scattata una marcia verso la prevenzione con l’obiettivo di salvaguardare l’incolumità delle persone e prevenire al rischio idrogeologico.
La mobilitazione in atto vedremo se riuscirà a prevenire disagi e situazioni critiche che nel territorio mandamentale già ad ogni precipitazione, fino alla scorsa stagione invernale, si sono registrati.
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