BAIANESE. Frittata Italicum, i sindaci su tutte le furie: “Territorio non rispettato”

Sindaci Mandamentali su tutte le furie per le decisioni sull’Italicum. Peggior notizia politica nello svolgimento delle vacanze davvero non poteva esserci.

Una scelta incoerente dettata dal menefreghismo capitolino – afferma il sindaco di Sperone Marco Santo Alaiaquesto è il risultato di una classe parlamentare nominata che non si suda il consenso sul territorio. Chi ha preso parte ai lavori della Commissione senz’altro non conosce il nostro territorio, ma avrà ritenuto la nostra lettera non meritevole di pregio. Sono deluso e amareggiato da quanto accaduto. Però sarei curioso di leggere i verbali per capire cosa si sono detti al momento della presa in carica del documento dei sindaci del Mandamento Baianese”.

Una brutta notizia per l’integrità territoriale – afferma il sindaco di Quadrelle Nicola Masisono profondamente dispiaciuto per i comuni di Avella e Sperone. Non conosco quali sono stati i fattori che hanno determinato tutto ciò, ma quanto accaduto rappresenta un brutto schiaffo per il territorio. Non ci resta che restare sempre più uniti e combattere contro l’ennesimo scippo”.

Non ci sono parole adatte per analizzare l’ennesima brutta pagina del Mandamento Baianese – aggiunge Domenico Biancardi, sindaco di Avella – questa è una sconfitta verso le istituzioni. Che senso ha dividere il Baianese? Quali strategie si nascondono dietro questa divisione nei collegi? In questo modo non conteranno i due comuni inseriti nel contesto del napoletano, né tanto meno i quattro nell’avellinese – beneventano. La risposta migliore solo noi sindaci possiamo darla: dobbiamo restare compatti e con l’Unione fornire quel senso di maggiore responsabilità verso la popolazione. Purtroppo oggi è ancor più evidente che le istituzioni verso il nostro territorio non hanno mai avuto quella lungimiranza o quella voglia di permetterci di farci crescere. Non a caso nessuna delle istanze promosse dal territorio, e non solo quella della suddivisione dell’Italicum, è stata mai accolta. Mi auguro che la Regione Campania ci possa dare un mano. Apprendo dell’abbandono di tutti i nostri referenti provinciali rispetto a questo ennesimo atto di scelleratezza politica”.

La delegazione parlamentare irpina è scarsamente considerata a Roma – ci va giù duro il sindaco di Sirignano Raffaele Coluccinon è possibile che tutti insieme non sono riusciti ad ottenere un po’ di rispetto per il nostro territorio. E’ vero che in Italia non ci meraviglia più nulla; ma quanto accaduto ha dell’incredibile”.

Enrico Montanaro, sindaco di Baiano, è anche lui amareggiato.  “La mobilitazione prodotta da noi sindaci del Mandamento Baianese per affrontare la questione dell’inserimento nel collegio 02 della Regione Campania del nostro territorio e non nel collegio 05 si è conclusa nel modo peggiore. Avevamo chiesto di rivedere la scelta indirizzando una missiva congiunta al Ministro Boschi. Purtroppo la nostra richiesta non è stata soddisfatta. Da parte mia giunge piena solidarietà ad Avella e Sperone, ma siamo accanto a loro per intraprendere qualsiasi azione per proseguire questa battaglia verso una scelta sbagliata da parte del governo. Mi auguro e spero che l’impegno anche dei nostri parlamentari possa proseguire per concretizzare la modifica. Quanto accaduto – conclude Montanaro – ci deve motivare ulteriormente a far decollare il processo dell’Unione del Baianese per testimoniare la compattezza del nostro territorio. Anche in questo modo riusciremo a far comprendere la nostra appartenenza alla provincia di Avellino”.

Noi sindaci dobbiamo rivederci per intraprendere un’azione congiunta, è impossibile rimanere divisi – sostiene il sindaco di Mugnano del Cardinale Nicola Bianco che cita alcuni riferimenti – Oltre dieci anni fa, quando la Regione definì gli ambiti ottimali per la funzione sociale, il Mandamento Baianese e il Vallo Lauro furono accorpati e ancora oggi svolgono insieme le predette attività. Attualmente ci ritroviamo con un discorso dell’Unione del Baianese che vede come obiettivo finale da raggiungere, oltre ai servizi e alle progettazioni, il discorso della creazione di un’unica entità amministrativa della Città del Baianese. Considerati tutti questi presupposti che ci vedono raccordare quotidianamente con la Provincia di Avellino non possiamo per nessuna ragione accettare di buon grado le decisioni che sono state partorite”.