Il Mandamento Baianese dovrà accogliere i profughi indipendentemente dalle manifestazioni volontarie dei cittadini. Il concetto, ancora una volta, è stato chiarito dal Prefetto di Avellino Carlo Sessa nella giornata di martedì quando ha incontrato i referenti dei piani di zona dell’Irpinia. Nel corso dell’incontro il rappresentante del governo ha fatto presente la necessità dell’individuazione delle strutture idonee ad ospitare, così come prevede il piano, almeno sei profughi per ogni comune. In caso di mancate risposte da parte delle cittadinanze dei diversi ambiti sociali all’avviso tutt’ora in corso anche nel Mandamento Baianese, la Prefettura, dietro direttiva degli uffici centrali del Ministero degli Interni, adotterà misure coercitive volte a far rispettare le ordinanze ai comuni che fino a questo momento hanno risposto picche alle richieste avanzate nel corso dei mesi. Il Prefetto, insomma, non ha accantonato né l’ipotesi di effettuare sopralluoghi nei comuni, né quella di allestire tendopoli in ogni paese per ospitare i migranti così come sancito dalle direttive che giungono puntualmente dal Viminale.
La sensazione che si è avuta nell’incontro è che con il trascorrere delle ore la questione si fa sempre più seria e le scorciatoie fin qui messe in campo dai comuni potrebbero non valere più.
Nel Mandamento Baianese al bando pubblicato dal Piano di Zona Sociale ambito A6 volto a reperire immobili idonei nelle aree di competenza c’è stato solamente qualche timido segnale di interessamento di qualche privato smosso, probabilmente, da quelle che sono le opportunità previste dalle legge per favorire l’arrivo dei profughi e che prevede la diaria di 35 euro al giorno per l’ospitalità di ogni migrante più la possibilità di beneficiare a costo zero dei lavori di manutenzione degli immobili laddove collocare gli extracomunitari.
La questione dell’accoglienza dei profughi continua a farsi molto delicata. Nel Mandamento, così come da riparto provinciale, dovrebbero essere circa quaranta gli extracomunitari da ospitare. Nei prossimi giorni sono attesi nuovi sviluppi. Intanto la questione dell’ospitalità dei profughi varcherà entro la fine del mese di giugno la soglia del Coordinamento Istituzione del Piano di Zona Sociale. In pubblica assise, i tredici sindaci del Baianese e del Vallo Lauro, potrebbero raccordarsi per individuare una prima soluzione prima delle richieste dirette che potrebbero arrivare dalla Prefettura.
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