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Cellulare in auto: lo guardi mentre sei fermo al semaforo? La multa è altissima, ma puoi evitarla così

Multa salata per chi usa il cellulare in auto, anche fermo in coda o al semaforo. Scopri quando rischi davvero e come fare ricorso.

Basta un attimo di distrazione per trasformare il cellulare da compagno di vita a nemico della sicurezza.

Le sanzioni sono sempre più dure e le nuove telecamere smascherano i trasgressori in pochi secondi. Individuano chi guarda i social sullo smartphone in modo inequivocabile.

Eppure, c’è chi si chiede: se uso il telefono fermo in coda, rischio lo stesso di ricevere sanzioni?

La risposta non è così scontata e si nasconde nelle pieghe del Codice della strada e nelle sentenze recenti.

Perché lo smartphone alla guida è un pericolo sempre più monitorato

Usare il cellulare mentre si guida è tra le prime cause di incidenti stradali. Basta abbassare lo sguardo per qualche secondo, ed ecco che il rischio di tamponamenti o manovre sbagliate aumenta in modo esponenziale. Per questo motivo, il legislatore ha irrigidito le sanzioni: oggi si rischiano multe salate, decurtazione di punti e perfino la sospensione della patente.

La tecnologia corre in aiuto dei controlli: nuove telecamere intelligenti sono in grado di riconoscere automaticamente se un automobilista utilizza il cellulare alla guida, anche di notte o con pioggia. Un sistema pensato per dissuadere i comportamenti pericolosi, ma che ha acceso un dubbio tra molti automobilisti. È davvero vietato usare lo smartphone anche se l’auto non si muove, ad esempio in coda o al semaforo? Due situazioni differenti, ecco perché.

Guardare lo smartphone al semaforo (Canva) Mandamentonotizie.it

Multa in coda con il cellulare: quando fare ricorso è la soluzione

Il Codice della strada, all’articolo 173, parla chiaro: la sanzione scatta se l’illecito avviene “durante la marcia”. Questo significa che, in linea generale, non è punibile l’uso del cellulare quando il veicolo è in sosta o fermata. Il problema nasce però nelle situazioni intermedie, come una lunga coda nel traffico o l’attesa a un semaforo. Su questo punto è intervenuta la Cassazione con una specifica sentenza in cui si evince che: se la congestione obbliga i veicoli a rimanere fermi per un tempo prolungato, l’utilizzo del telefono è considerato lecito.

Diverso è il caso in cui ci si muova a singhiozzo: il conducente deve essere sempre pronto a riprendere la marcia e l’uso del cellulare diventa illecito se causa un rallentamento. In pratica, se la multa arriva quando si è fermi in una coda “statica”, è possibile valutare un ricorso. Se invece la situazione richiede prontezza costante, la sanzione resta valida. La differenza è sottile e non è facile dimostrare in quale condizione si utilizzava il telefono, ma si può comunque presentare un ricorso se l’avvocato di riferimento lo ritiene opportuno.

Barbara Guarini

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