DIVIETO BONIFICI – Se superi questa cifra parte subito il controllo dell’Agenzia delle Entrate | Multa automatica

Bonifici vietati, cosa succede - mandamentonotizie.it (Foto depositphotos)
Avete fatto recentemente un bonifico? Ora potreste finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate: l’ente sta effettuando controlli a tappeto.
Il bonifico è uno dei metodi di spostamento di denaro più gettonato: l’avvento della digitalizzazione ha spinto gli utenti a effettuare pagamenti senza utilizzare il denaro fisico, rendendo tale pratica più facile, veloce ed efficiente.
Dal 9 gennaio 2025, l’obbligo di offrire bonifici istantanei agli stessi costi di quelli ordinari, previsto dal regolamento europeo, ha inoltre rappresentato una svolta per la digitalizzazione dei pagamenti.
Utilizzando le app mobile delle banche, quindi, i cittadini hanno la possibilità di spostare denaro come preferiscono e a chiunque desiderino, ma attenzione agli importi.
L’Agenzia delle Entrate ha deciso di combattere l’evasione fiscale o gli illeciti avviando una serie di controlli a tappeto: ora anche un bonifico da pochi euro potrebbe destare grossi sospetti.
Bonifici: attenzione ai movimenti
Può capitare di regalare denaro ad amici o parenti facendo un bonifico: può avvenire in caso di eventi importanti come compleanni, matrimoni o comunioni e cresime, ma anche nel caso in cui si voglia trasferire del denaro sul conto di una persona vicina. Ebbene, anche queste situazioni potrebbero finire nel mirino del fisco e portare a considerare tali versamenti come “reddito imponibile”. Non basterà più, quindi, una semplice giustificazione orale, ora sarà necessario disporre di tutta la documentazione necessaria.
I bonifici tra privati, i regali in denaro, i prestiti senza contratto, le donazioni fuori dall’ambito familiare diretto, rientrano tra tutti i casi destinati ad essere soggetto di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. Con la legge di Bilancio n. 197 del 2022, i controlli sui bonifici scattano per tutte le operazioni finanziarie con importi superiori a 5000 euro: superata questa soglia, le banche sono chiamate obbligatoriamente a fare una segnalazione all’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia.

Bonifici sotto controllo: il fisco arriva a casa
In Italia non esiste una sorta di segreto bancario, quindi tutti i movimenti economici che si fanno tramite bonifici o versamenti possono essere sottoposti a controllo. L’Agenzia delle Entrate può richiedere i documenti necessari agli istituti bancari senza necessità di un mandato: in questo caso le banche sono costrette a fornire tutte le indicazioni necessarie su conti correnti, saldi, movimenti, intestatari. I dati vengono incrociati con quelli delle dichiarazioni dei redditi e, in caso di incongruenze, il sistema fa partire gli accertamenti.
A finire nel mirino del fisco, inoltre, non sono solo i bonifici ma anche la gestione dei contanti. Prelievi o versamenti sopra i 10mila euro in un solo mese fanno scattare una segnalazione automatica per antiriciclaggio: da questo momento, l’attenzione può spostarsi sulle transazioni elettroniche come carte e bonifici.