EMERGENZA SPIAGGE – Due morti in poche ore, le vacanze si trasformano in tragedia: colpa di un errore che fanno tutti | È bastato un attimo

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Emergenza spiagge (Foto di Jon Callow su Unsplash) - mandamentonotizie.it

Estate ed emergenza spiagge: gli errori che molti commettono  ma che possono rivelarsi fatali, come è successo. Due morti in poche ore. 

L’estate è quel momento dell’anno che aspettiamo per mesi. La spiaggia diventa rifugio, la sabbia scotta ma consola, il mare invita a dimenticare tutto. È il luogo dove il tempo si dilata e i pensieri si sciolgono come il ghiaccio nei bicchieri di plastica.

Ci si sveglia presto per trovare posto sotto l’ombrellone, si stendono i teli, si aprono i libri. I bambini giocano, i grandi si rilassano. Tutto sembra scorrere lento, sotto un sole che cuoce ma che, in fondo, fa parte del bello. In fondo siamo in vacanza, no?

Eppure, proprio lì, tra una passeggiata e un tuffo, tra una crema solare e un sonnellino in spiaggia, può nascondersi un pericolo. Invisibile, silenzioso, ma reale. Perché il mare, se sottovalutato, può essere meno innocente di quanto crediamo.

Non serve molto per trasformare un momento di relax in qualcosa di drammaticamente diverso. Ed è proprio quello che è successo, purtroppo. Due morti in poche ore sono un pessimo inizio d’estate. Gli errori che dobbiamo evitare.

Emergenza spiagge: gli errori da evitare

Lunedì 23 giugno nel giro di poche ore, due uomini hanno perso la vita sulle spiagge della città di Fano, come riportato da occhioallanotizia.it. Il primo, un ottantenne, si trovava in acqua sulla spiaggia libera di Sassonia quando è stato colpito da un malore improvviso. È bastato un attimo: il corpo si è lasciato andare, rovesciandosi all’indietro tra le onde. I soccorsi sono stati rapidi, la rianimazione lunga, ma inutile.

Nel pomeriggio, intorno alle 17.30, un altro episodio simile. Questa volta a crollare è stato un uomo di circa cinquant’anni, mentre camminava sul bagnasciuga nella zona dell’Arzilla. Anche qui l’intervento è stato immediato: un bagnino, un’infermiera e un medico hanno provato tutto, compresa la defibrillazione. Ma non c’è stato nulla da fare. Cosa accomuna queste due tragedie?

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Gente in spiaggia (Foto di David Vives da Pixabay) – mandamentonotizie.it

Come comportarsi al mare

Colpi di calore, disidratazione, affaticamento cardiaco: il caldo non perdona, nemmeno al mare. Quando le temperature superano i 35 gradi e il corpo è già stressato dal sole, anche attività leggere – come entrare in acqua o camminare sulla sabbia – possono diventare rischiose.

Per proteggersi, bastano semplici accorgimenti: evitare l’esposizione nelle ore centrali (dalle 11 alle 17), restare idratati con acqua non ghiacciata, bagnarsi spesso, riposarsi all’ombra. E ricordarsi che, anche in vacanza, la salute viene prima. Perché il mare è meraviglioso  ma non sempre innocuo.