Licenziamenti confermati, dal 1° luglio chi produce o vende alimenti rischia il lavoro: il Governo ha imposto la nuova tassa che fa chiudere le aziende

Licenziamenti dall'1 luglio - Mandamentonotizie.it (Fonte foto Canva)

Escalation di licenziamenti dal 1 luglio: chi produce o vende alimenti di questo tipo rischia la chiusura a causa di una nuova tassa
Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerose notizie preoccupanti sul fronte occupazionale in Italia, soprattutto per quanto riguarda le aree più critiche, come alcune regioni del Sud, dove il tasso di disoccupazione resta ancora allarmante.
A testimoniare quanto la situazione sia grave, non bastano più solo i numeri: anche gli interventi statali, come l’assegno di inclusione, confermano quanto sia necessario un sostegno concreto per aiutare i cittadini a reinserirsi nel mondo del lavoro e affrontare il quotidiano.
Quello che sta accadendo in queste settimane, però, ha dell’incredibile: a partire dal 1 luglio 2025 è prevista un’ondata di licenziamenti legata all’introduzione di una tassa che sta già preoccupando migliaia di lavoratori.
Una nuova tassa mette a rischio centinaia di lavoratori: licenziamenti in vista dal 1 luglio
Come già accennato, il tema lavoro in Italia è sempre stato delicato, sia per gli imprenditori che per i dipendenti. A peggiorare ulteriormente il quadro ci pensa l’introduzione di una tassa che colpirà in modo particolare il settore alimentare e delle bevande, provocando un possibile effetto domino sull’occupazione.
A sollevare l’allarme è stato anche il portale Today.it, che ha posto l’attenzione sul nuovo decreto fiscale ancora in fase di studio presso il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze). Il provvedimento in questione riguarda la tanto discussa Sugar Tax, una tassa temuta da tempo da chi lavora nel settore.

“Compromette centinaia di posti di lavoro…”
Il caso simbolo arriva da Sibeg Coca-Cola, stabilimento situato a Catania, dove l’azienda ha già comunicato ai sindacati l’impatto potenzialmente devastante che avrà la Sugar Tax. Si tratta di una tassa sulle bevande zuccherate (edulcorate incluse), la cui entrata in vigore è prevista per il 1 luglio 2025. L’obiettivo della misura è promuovere abitudini alimentari più sane, riducendo il consumo di zuccheri: una tassa da circa 10 euro per ettolitro di bevande zuccherate e 0,25 euro per chilo di edulcoranti.
La situazione è già al centro di una nota congiunta di Flai Cgil, Uila e Uil, che sottolinea: “Quasi 200 posti di lavoro sono a rischio nello stabilimento Sibeg Coca-Cola di Catania a causa dell’imminente entrata in vigore della Sugar Tax. L’azienda ha già trasmesso alle organizzazioni sindacali una prima stima dell’impatto occupazionale“. Nella stessa nota si legge un giudizio molto duro sull’intervento governativo: “Si tratta di una scelta politica miope e incoerente. Da un lato si proclama l’attenzione alla salute pubblica, dall’altro si mettono a rischio centinaia di posti di lavoro, colpendo duramente un settore già fragile come quello agroindustriale della provincia“.