MUGNANO ’18. Vasta e il passato: “Ci ho messo un macigno sopra, ma a suo tempo mi scontrai con un coacervo di interessi”

Elezioni 2018, dopo l’incontro di venerdì sera all’aula consiliare di Mugnano del Cardinale in vista delle elezioni comunali, interviene l’ex sindaco Matteo Vasta.

Riguardo al passato – dice riferendosi ad una questione sollevata nel corso dell’incontro – ci ho messo un macigno sopra. A suo tempo cercai di tutelare gli interessi di tutti i mugnanesi, ma mi scontrai con un coacervo di interessi”. Oggi, però, Vasta guarda al futuro. “Sono parte attiva nell’interesse del mio paese. Penso al suo bene e mi auguro che da queste elezioni si possano mettere in campo progettualità importanti”.

Vasta preferisce fermarsi con le dichiarazioni e di lasciare spazio al suo pensiero politico chiedendo di riproporre l’intervista del 9 gennaio rilasciata a Mandamento Notizie poiché fotograferebbe la situazione amministrativa attuale di Mugnano del Cardinale.

da Mandamento Notizie del 9 gennaio 2018

Dott. Vasta, perché la vediamo sempre presente in tutti questi incontri della marcia verso il voto?

Guardi, i miei interventi non sono minimamente volti a favore l’una o l’altra persona. Matteo Vasta non è tifoso di nessuno, se non del comune di Mugnano del Cardinale. Per il bene del mio paese sono sempre stato a disposizione e non farò mai mancare il mio interesse. In vista delle elezioni del 2018 sono stati in tanti a sollecitarmi per ripresentarmi alla guida amministrativa del comune. Questo fattore potrebbe rappresentare un’ipotesi sintomatica di uno scoramento che si manifesta all’interno della popolazione; forse perché in troppi si stanno proponendo e la maggioranza va alla ricerca di autorevolezza nella gestione della cosa pubblica…”.

Matteo Vasta come si è sentito rispetto a questi inviti da parte del popolo?

Il popolo, pur se non si ha intenzione di voler scendere in campo, non va mai abbandonato, ma ascoltato e cercare di essere utile alla sua causa. Per questo motivo ho deciso di mobilitarmi mettendo l’interesse del paese al primo posto. Pertanto le mie riflessioni maturano sono solo ed esclusivamente per dare un contributo fattivo alla ricerca della soluzione più opportuna per raggiungere obiettivi concreti. Non a caso nell’ultimo periodo mi sono interessato di cultura e di attività preventive e pare di esserci riuscito anche egregiamente”.

Intanto in paese le sue posizioni sembrano essere molto convergenti con quelle di un altro ex sindaco che, a differenza sua, sembra essere pronto a tornare in campo. Si tratta di Giovani Colucci.

Insieme a diversi amici, tra cui Giovanni Colucci, da qualche tempo a questa parte, abbiamo notato una forte dispersione di idee e di forze. Apparentemente si ha la sensazione che diversi gruppi convivono, ma nella realtà ogni soggetto vira nella direzione più opportuna ai suoi interessi. Da questo punto è stato partorito un percorso che punta alla riunione di tutte le idee in modo da convogliare su un unico binario un progetto comune che chiami tutti in causa e che non escluda nessuno. L’idea del sottoscritto e quella dell’amico Colucci, al cospetto di un paese frazionato in cui tutti intendono prepararsi per amministrare, è quella di favorire un miglioramento amministrativo. Non abbiamo intenzione di comandare, ma ci è sembrato opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di mobilitarci per evitare che alla fine prenda il sopravvento la persona meno autorevole o una nuova massa di indisciplinati, o opportunisti, o ancora frustrati”.

Con quali priorità intendete dare slancio a questo progetto?

Partiamo dalla consapevolezza che oggi non c’è più bisogno di salire sui palchi e afferrarsi per il nulla, ma di individuare una serie di problemi concreti come servizi, e quindi il settore terziario, e rilanciare in grande stile questo comune perché possediamo grandi eccellenze, ma finiamo per rimanere, come da qualche tempo a questo pare, praticamente inespressi. La nostra attenzione è focalizzata sui problemi risolvibili e non sulla fantasia di chi crede di essere il mago della situazione. Oggi chi va sul comune ad amministrare sappia perfettamente che non comanderà nulla, ma disciplinerà una gamma di servizi da mettere a disposizione dei cittadini. Pertanto bisogna scrollarsi di dosso la solita filosofia di tutelare gli interessi di solo una parte dell’elettorato, o solo dei familiari che hanno avuto modo di supportarti durante la campagna elettorale”.

Eppure alla luce del passato politico e amministrativo di ognuno, Lei e Colucci sembrate rappresentare una strana coppia…

Certo, potrà sembrare strano, ma tra il sottoscritto e Colucci pur avendo caratteri profondamente diversi… vi è visione univoca di vedute. Il tutto rispetto a quelli che fanno chiasso e che gridano che io fossi pronto a sfidare Colucci. Purtroppo alcune persone sono legate ai concetti di sfida, ed oggi a qualcuno gira storto il fatto che io e lui ci adoperassimo congiuntamente per l’interesse del paese. Anche Colucci non vuole per forza ricoprire la carica di candidato a sindaco, ma si sente responsabile della vita amministrativa del paese soprattutto degli ultimi venti anni. La gente oggi attacca Nicola Bianco sottolineandone la sua esperienza non molto positiva, ed è forse anche per questo motivo che Colucci vorrà dimostrare che Nuova Alleanza Popolare può dare un’immagine diversa se supportata da persone volitive e quindi facendo vedere di non essere priva di contenuti, o a corto di idee e strategie. Matteo Vasta non sostiene Giovanni Colucci, ma le sue idee, che poi sono anche le mie, nell’interesse esclusivo del paese. Matteo Vasta, al contrario di quanto se ne dica in paese, non è certamente il “guaglione” di Giovanni Colucci. Il “guaglione, e ci tengo a sottolinearlo, l’ho già fatto un bel po’ di anni fa in maniera fiera prima a Salvatore Napolitano e poi a Girolamo Bianco. A coronamento di questo percorso poi è arrivata l’elezione a sindaco del paese. Due anni intensi con tanti fatti e poche chiacchiere”.

Eppure nonostante gli inviti dei suoi “sostenitori” e una partnership così stretta con Colucci, davvero non le viene voglia di tornare in campo?

La mia esperienza si è conclusa molto tempo fa, quindi provengo da un altro mondo, da un altro modo di gestire la casa comunale…Il sindaco, oggi, è solo il garante del programma elettorale che non deve essere ricattato dai soliti personaggetti di turno che cercano di ottenere qualcosa. Al sottoscritto nessuno può recriminargli nulla. Ho dato tanto al paese tant’è che un giorno, e questa è una soddisfazione grandissima, un tecnico, che non era mio elettore, mi ha riconosciuto il merito di averlo fatto lavorare tanto, come nessun altro amministratore. Matteo Vasta non hai ostacolato nessuno, ma ha favorito la crescita di tutto il paese. E anche Colucci si è adeguato su questa linea con la differenza che io sono più passionale e aggressivo, lui di un carattere completamente opposto. Insieme ci avviciniamo alla soglia degli 80 anni e non è che dobbiamo per forza essere i De Mita della situazione”.

Dunque il vostro progetto è quello di costruire una lista di concorso pubblico…

In effetti è così: una lista di concorso pubblico per ridare slancio laddove è possibile a questo paese puntando sul terziario e sull’artigianato di qualità. Mugnano è un paese bellissimo, ci sono iniziative bellissime e tante professionalità che anche in questi ultimi tempi, nonostante le sfide molto ardue che si presentano, riescono a dare occupazione a diverse persone”.

Alessandro Napolitano, invece, sembra essere distante dalle vostri posizioni tant’è che ha annunciato, proprio su Mandamento Notizie, di voler costruire una lista per conto proprio.

Conosco molto bene Alessandro e gli riconosco una grande passione politica che hanno avuto anche suo padre e suo fratello. E’ da più tempo che gli sto ripetendo anche a lui di voler far parte di questa unica lista, molto forte. Tocca a lui fare la scelta che ritiene più opportuna”.

Facciamo un salto indietro e torniamo alla sua esperienza da sindaco. Sono passati oltre due decenni, che ricordo conserva?

E’ stata decisamente un’esperienza importante e soprattutto positiva i cui riflessi ancora oggi sono ben evidenti. Forse sembrerà strano, ma è così ed anche Giovanni Colucci, di recente, ha sottolineato quanto di buono riuscì a fare l’amministrazione comunale che guidavo. Tra tutti, ancora oggi, c’è il tesorone, e non tesoretto, che lasciai per quanto riguarda la trasformazione della zona industriale dove a suo tempo, con la collaborazione di Pietro Foglia, riuscimmo a recuperare un contributo non indifferente. Durante il mio mandato abbracciammo tantissime opportunità e, soprattutto, imboccammo ogni strategia utile per dare sostegno all’economia. In pratica non ci facemmo scappare nulla per tentare di rilanciare un paese che, dispiace dirlo, già allora nicchiava…”.

Il sindaco uscente Nicola Bianco, invece, ha già annunciato che non farà parte della prossima campagna elettorale. Che giudizio si sente di dare al suo operato decennale?

Oggi tutti si lamentano del sindaco. Qualche lacuna evidentemente c’è, qualcosa non è andata per il verso giusto. Anche la compagine amministrativa sembra non aver funzionato. Purtroppo, nonostante un’opposizione logica e presente, è venuto fuori un bel poco. Non cerco colpevoli, ma solo i punti deboli che sono stati percepiti dalla popolazione. Tutti si sono lamentati della lentezza di questa amministrazione e di un ufficio tecnico che non ha funzionato per il verso giusto”.

Ha accennato all’opposizione, che idea si è fatto del gruppo del Movimento?

Parliamo di persone molto valide. Per il sottoscritto sia Lucio D’Apolito che Maria Concetta Bianco hanno le carte in regola per poter ricoprire un ruolo predominante nel contesto elettorale in via di definizione. Ho parlato personalmente con tutti e due ed è un vero peccato che non potranno offrire, per motivi lavorativi, un contributo totale per la costruzione di un percorso futuristico lungimirante per Mugnano del Cardinale. Sia Lucio che Concetta, ripeto, sono persone molto valide e importanti per il contributo che possono dare a Mugnano”.

E se il discorso della lista unitaria non andasse in porto?

Meglio non pensarci perché le conseguenze per questo paese potrebbero essere catastrofiche. I mugnanesi si ritroverebbero sempre più distanti dal progresso, ma sono pienamente consapevole del senso di responsabilità dei cittadini. Il problema in questo momento non è quello della carica da ricoprire. Ricordo quando cominciai a fare il consigliere comunale alla sola età di ventotto anni e quello della carica era solo un fattore simbolico perché riuscivo ad essere utile alla causa del paese in tutti i modi. Ed è da questa convinzione che tutti devono sentirsi parte attiva. Quello che cerchiamo di proporre è un rilancio reale e non fantastico delle poche possibilità che vi sono ancora per Mugnano”.

Grazie.

A lei…”.