MULTE IN SPIAGGIA – Fino a 5.000€ di sanzione se usi questo costume: i Carabinieri stanno setacciando le coste | Il Codice lo conferma

costume vietato

Costume da bagno (Foto di Fabricio Macedo Fabrício da Pixabay) - mandamentonotizie.it

Arrivano le multe anche in spiaggia: c’è un tipo di costume da bagno che non va proprio bene, attenzione a cosa indossi al mare.

Una volta c’erano i costumi interi, quelli che coprivano tutto: spalle, fianchi e pure la fantasia. Erano più simili a una muta da sub che a un indumento da spiaggia, e nessuno si sarebbe mai sognato di mostrare troppa pelle.

Poi è arrivato il bikini. Scandalo, titoloni, sdegno nazionale. Troppo corto, troppo audace, troppo tutto. Ma il tempo ha fatto il suo corso, e quello che un tempo sembrava indecente oggi lo si trova anche nei reparti per bambini.

Negli anni, il costume da bagno si è via via ridotto ai minimi termini. Triangolini, lacci invisibili, pezzi che più che coprire “suggeriscono”. E con l’arrivo dei social, la creatività ha fatto il resto: tagli asimmetrici, tessuti effetto nudo, versioni che sfidano le leggi della fisica. E ora anche quelle dello Stato.

Sì, perché pare che un costume in particolare  possa costare caro. Fino a 5.000 euro di multa, addirittura. Sembra quasi di essere tornati ai tempi in cui veniva misurata la porzione di gamba scoperta, per poter accedere alla spiaggia. Eppure siamo nel 2025.

Multe in spiaggia se usi questo costume

A ben vedere, è tutta una questione di “decoro pubblico”, concetto vago ma tenuto in grande considerazione nel nostro Codice penale. Nonostante il topless – si, parliamo proprio di lui – non sia vietato a livello nazionale, può scattare la sanzione se viene considerato un gesto “contrario alla pubblica decenza”. E il confine è molto sottile.

Il topless, oggi, è teoricamente legale, ricorda anche money.it. Lo ha stabilito una sentenza storica della Corte di Cassazione nel lontano 1978, distinguendo il seno nudo dal nudo integrale. Questa non ha legalizzato il topless in sé, ma ha aperto alla sua tollerabilità in pubblico, distinguendolo dagli atti osceni veri e propri. La legge lascia spazio all’interpretazione: ciò che conta non è tanto cosa si mostra, ma come e dove lo si fa. Spieghiamo meglio.

topless quando è vietato
Il topless in spiaggia (Foto di Claudio Scot da Pixabay) – mandamentonotizie.it

La legge così ha deciso

Le forze dell’ordine, infatti, possono intervenire su segnalazione, specie se ci sono bambini nelle vicinanze o se la situazione viene giudicata “inappropriata” dal contesto. Alcuni Comuni hanno addirittura ordinanze più restrittive: in questi casi, basta un cartello all’ingresso dello stabilimento per trasformare un’abbronzatura libera in un illecito da migliaia di euro.

La regola è semplice: il topless è generalmente tollerato sulle spiagge libere, meno negli stabilimenti privati (che possono vietarlo) e mai, assolutamente mai, nei luoghi pubblici non balneari. Tra cui il tuo balcone, per intenderci. E occhio agli atteggiamenti: se il seno scoperto viene associato a gesti o comportamenti con connotazione erotica, la multa può salire fino a 30.000 euro.“ Quindi in spiaggia rilassati pure, ma ricorda che il Codice penale non va mai in vacanza.