NON PAGARE NULLA – Se nel foglio dell’Agenzia non c’è scritto questo, non devi un euro di tasse: è tutto annullato | Chiedilo al commercialista

Lettere Agenzia dell'Entrate non pagare nulla - Mandamentonotizie.it
Una delle azioni che, senza ombra di dubbio, genera più terrore è rappresentata dalle lettere che riceviamo dall’Agenzia delle Entrate. Ma attenzione: non devi pagare nulla se non trovi questa dicitura nel foglio. È un errore che fanno in tanti.
Quando si parla di comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, è normale provare una certa ansia. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, si tratta di conteggi sbagliati relativi alla dichiarazione dei redditi, richieste di pagamento, riscossioni e altro ancora.
Proprio per questo motivo è fondamentale leggere con attenzione ogni dettaglio contenuto nella missiva prima di procedere con il pagamento. In alcuni casi, infatti, potresti trovarti davanti a un errore che può evitarti spese inutili.
Ecco perché è importante analizzare attentamente il contenuto della lettera inviata dall’Agenzia delle Entrate: prima di pagare quanto richiesto, bisogna sempre verificare l’atto notificato e, soprattutto, la presenza di alcune diciture specifiche.
Se queste diciture mancano, infatti, non sei tenuto a pagare. In tal caso, è consigliabile contattare subito l’Agenzia delle Entrate e procedere con un’eventuale impugnazione.
Attenzione a questa lettera dell’Agenzia delle Entrate: potresti non doverla pagare
La giurisprudenza italiana è intervenuta più volte in merito alle modalità con cui l’Agenzia delle Entrate notifica gli atti ai contribuenti. Proprio per questo, è essenziale prestare attenzione alla notifica degli atti dichiarati “irreperibili”, che devono rispettare precisi criteri di diligenza. La trasparenza della notifica fiscale è infatti alla base del rapporto di fiducia tra contribuente e amministrazione finanziaria.
L’irreperibilità del contribuente rappresenta un passaggio cruciale, ma al tempo stesso deve essere garantito il diritto alla difesa. In altre parole, la legalità dell’azione amministrativa si fonda anche sulla corretta e documentata notifica degli atti.

Senza questa dichiarazione, non sei obbligato a pagare ciò che ti chiede l’Agenzia delle Entrate
Come riportato dal sito Brocardi.it, la Corte di Cassazione, Sezione tributaria, si è espressa recentemente con l’ordinanza n. 14990 del 4 giugno scorso, in merito al ricorso presentato da un cittadino. Quest’ultimo aveva contestato il fatto che l’amministrazione finanziaria non avesse rispettato le condizioni previste dalla legge per il tipo di notifica effettuata.
Dopo vari gradi di giudizio, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, evidenziando come l’avviso di accertamento fosse privo dei requisiti previsti. In particolare, le notifiche contenenti diciture vaghe come “sconosciuto” o “irreperibile” non sono valide se non accompagnate dal modulo precompilato previsto dalla normativa. La stessa Corte ha inoltre precisato che: “Il notificante deve avere svolto ricerche volte a stabilire che il contribuente non abbia più residenza, domicilio, sede dell’ufficio o dell’azienda nel comune di riferimento. In assenza di prove concrete di tali ricerche, la notifica non può considerarsi valida“.