NON SERVE LA LAUREA – Se hai già insegnato, scatta l’assunzione diretta: arriva la sanatoria per gli insegnanti | Accordo già firmato

Costruita una scorciatoia per tutti coloro che desiderano entrare a far parte del sistema scolastico italiano come insegnanti: come fare.

I bandi di concorso vengono indetti periodicamente per l’assunzione di differenti figure in svariati settori del mondo del lavoro. Per molti è richiesta la laurea, mentre per altri è sufficiente il diploma.

Proprio su questi ultimi è stata posta maggiore attenzione e si è sollevato un dibattito in merito ad apparenti e possibili scorciatoie garantite ad alcuni aspiranti candidati.

Riguardo il mondo dell’insegnamento, le procedure di selezione che un tempo erano molto più flessibili, ora si sono trasformate ed evolute, divenendo più rigide e  competitive.

Dal prossimo settembre 2025 saranno tantissimi gli insegnanti che entreranno a lavorare a scuola con un contratto a tempo indeterminato: per loro è stata attivata una procedura del tutto nuovo.

Scuola, la graduatoria per gli insegnanti

Da settembre 2025, i primi insegnanti vincitori del concorso straordinario entreranno in ruolo nelle scuole pubbliche italiane seguendo un iter inedito e strutturato. Questo percorso sarà valido solo ed esclusivamente per i docenti di religione cattolica che, fino a qualche anno fa, entravano a lavorare negli istituti scolastici seguendo un percorso meno formale e strutturato, spesso attingendo da elenchi di idonei senza una procedura concorsuale formalizzata su scala nazionale.

Con i concorsi indetti nel 2024, si è data la possibilità a più docenti di religione di accedere in modo stabile ai posti di ruolo e all’assunzione a tempo indeterminato. Il percorso di assunzione è scandito in quattro fasi stabilite dalla CEI: dalla pubblicazione delle graduatorie definitive con la lista degli idonei e dei vincitori, viene inviata la comunicazione dei posti disponibili su ogni territorio, quindi viene trasmessa la proposte di nomina dall’Ordinario al dirigente USR. La stipula del contratto viene formalizzata dal dirigente regionale previo accordo con l’Ordinario diocesano dalla data del 1° settembre 2025.

Come cambia il ruolo dei docenti

Il processo di assunzione dei docenti di religione cattolica è unico nel suo genere poiché è il solo a prevedere il doppio accordo tra dirigente dell’Ufficio scolastico regionale e Ordinario diocesano, figura rappresentativa della diocesi di riferimento. Come sottolineato dal comunicato CEI, inoltre, i docenti sono ritenuti idonei solo nel territorio della diocesi che rilascia l’idoneità.

Per questa ragione, i docenti di religione cattolica non sono titolari nella scuola dove prestano servizio e non spetta loro la scelta della sede di servizio a tempo indeterminato. Infine, tutti coloro che verranno assunti dall’1 settembre 2025, dovranno sostenere il percorso di formazione e il periodo annuale di prova in servizio.