Novità pensione, ci vai a 41 anni: addio alla legge Fornero e benvenuta riforma “giovani in pensione” | Il modulo è già pronto

Pensione in anticipo a 41 anni - Mandamentonotizie.it (Fonte foto Canva)

Pensione in anticipo a 41 anni - Mandamentonotizie.it (Fonte foto Canva)

Importantissime novità per le pensioni degli italiani: a dirlo è la legge Fornero, che ora permette di andare in pensione anche a 41 anni.

Come abbiamo spiegato in articoli precedenti, le pensioni sono sempre state oggetto di discussione in campo politico e non solo.

Basti pensare che il governo guidato da Giorgia Meloni, così come i suoi predecessori, ha lavorato rapidamente per introdurre novità importanti nel sistema pensionistico negli ultimi anni.

Un esempio concreto è rappresentato dall’aumento delle pensioni, per cui si è provveduto a un adeguamento degli assegni in relazione al caro vita, così da garantire il sostegno necessario per far fronte alle spese quotidiane.

Recentemente, però, si è parlato anche della possibilità di andare in pensione in anticipo, permettendo così di smettere di lavorare prima di quanto si potesse immaginare.

In pensione a 41 anni: cosa sta succedendo in Italia?

Come abbiamo spiegato nel precedente articolo, il tema pensioni è cruciale per gli italiani, soprattutto quando si parla della possibilità di accedere al fondo pensionistico prima della data stabilita.

Un esempio è la quota 103, confermata anche per il 2025, che consente di andare in pensione con un determinato numero di anni di contributi. In questo caso, però, è prevista una riduzione sull’assegno pensionistico, a meno che non si chieda un ricalcolo contributivo che possa aumentare nuovamente l’importo. Ma non finisce qui: esistono infatti altri canali per anticipare l’accesso alla pensione.

Pensione in anticipo a 41 anni - Mandamentonotizie.it (Fonte foto Canva)
Pensione in anticipo a 41 anni – Mandamentonotizie.it (Fonte foto Canva)

Riforma delle pensioni giovani: cosa cambia per gli italiani?

Ci sono diversi strumenti a disposizione per poter accedere alla pensione in anticipo e smettere di lavorare prima del previsto. Ad esempio, con la pensione anticipata, si può andare in pensione a 64 anni con 25 anni di contributi, oppure a 62 anni con 38 mesi di contributi, grazie alle nuove agevolazioni.

Un altro esempio è rappresentato dall’“opzione donna”, a cui possono accedere le lavoratrici con almeno 61 anni di età o 60 se hanno un figlio; questo requisito scende a 59 anni per chi ha almeno due figli o per le lavoratrici licenziate in prossimità della pensione da grandi aziende, purché abbiano almeno 35 anni di contributi e una finestra mobile di 12 mesi.

Possono accedere alla pensione anticipata anche i lavoratori precoci, ovvero chi, prima del compimento dei 19 anni, ha già maturato almeno 12 mesi di contributi.

Infine, ma non meno importante, c’è la quota 96,7, che consente di andare in pensione a 62 anni e sei mesi con 35 anni di contributi, oppure a 61 anni e sette mesi con 35 anni e 11 mesi di contributi. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al proprio patronato o al CAF di fiducia, così come agli sportelli INPS, per capire come accedere a uno dei fondi disponibili, nel caso in cui la documentazione e gli anni di contributi lo consentano.