Asl Avellino Distretto Sanitario (Asl-Canva) MandamentoNotizie.it
Due nuovi direttori per l’Irpinia, ma a Caserta tutto tace. Il puzzle delle nomine sanitarie resta incompleto. Ecco cosa sta succedendo.
Un cambio al vertice atteso da mesi sta prendendo finalmente forma, ma non senza sorprese.
Nomi nuovi entrano in scena, segnando una svolta per la sanità pubblica della Campania.
L’Irpinia guadagna attenzione e risorse, ma Caserta rimane in sospeso tra ipotesi e incertezze.
Una nomina mancata accende i riflettori su ciò che ancora deve compiersi. Ecco i fatti.
La sanità campana si prepara a voltare pagina. Dopo settimane di attesa e indiscrezioni, la Regione ha ufficializzato – almeno in parte – le nuove nomine ai vertici delle aziende sanitarie locali. Un momento delicato, che segna il passaggio di testimone tra vecchi e nuovi manager chiamati a guidare strutture strategiche per il territorio.
Ma, come spesso accade in questi contesti, non tutto fila liscio. Se da un lato l’Irpinia festeggia due nuovi incarichi di peso, dall’altro Caserta resta con il fiato sospeso, in attesa di un nome che ancora non compare. Un’incertezza che rischia di tradursi in rallentamenti operativi proprio in un momento in cui la gestione sanitaria richiede chiarezza, rapidità e visione. Il quadro, insomma, si va componendo… ma manca ancora un tassello importante.
Il Bollettino Ufficiale della Regione Campania (BURC) ha dato l’annuncio: Germano Perito sarà il nuovo direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, mentre Maria Concetta Conte guiderà l’Asl di Avellino. Due figure che prenderanno ufficialmente servizio entro il 9 agosto, portando con sé aspettative di rilancio e riorganizzazione. Ma se per l’Irpinia si tratta di un cambio netto e ormai definitivo, la situazione a Caserta è tutt’altro che chiara.
Il nome che per settimane era stato dato quasi per certo – Mario Ferrante, attuale direttore dell’Asl avellinese – non compare tra i provvedimenti ufficiali. Il suo possibile trasferimento a Caserta sembrava cosa fatta, ma qualcosa è andato storto. Al suo posto si fa ora il nome di Antonio Limone, già direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. Anche per lui, però, nessuna ufficializzazione sul BURC. Un silenzio che alimenta dubbi e supposizioni. Nel frattempo, una notizia positiva illumina lo scenario irpino: sono stati stanziati ben 220 milioni di euro per nuove assunzioni nel settore sanitario locale. Un segnale concreto che potrebbe ridare fiato a strutture spesso in affanno, e che rende ancora più centrale l’insediamento di nuovi vertici pronti ad affrontare sfide complesse.
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