Pedaggi autostrade, da domani spendi 24€ in più ogni chilometro | Da agosto non usare l’auto per le vacanze

Casello autostradale (fonte wikicommons) - mandamentonotizie.it
Aumenti in autostrada, ma sotto forma di costi nascosti. Il pedaggio resta uguale ma tu paghi lo stesso di più ad ogni viaggio.
Oggi hai controllato il prezzo del pedaggio dopo il tuo viaggio in autostrada: tutto uguale. Nessun rincaro in vista. Eppure ti sembra che qualcosa non torna.
A ogni chilometro percorso in autostrada ti sembra di perdere spiccioli dal portafoglio, come se il cruscotto fosse diventato un bancomat a senso unico.
La notizia è però stata data: niente aumento del pedaggio. Almeno non in maniera ufficiale.
Ma sotto sotto, tra le pieghe di un emendamento infilato nel Decreto Infrastrutture, era pronta una mini-tassa mascherata, in perfetto stile “non è quel che sembra”. Il pedaggio resta uguale, ma ci sono i costi nascosti. Proprio come le accise sulla benzina.
Aumento autostrade: non è evidente, ma nascosto
La proposta, leggiamo su tg24.sky.it, prevedeva un aumento di un millesimo di euro a chilometro per ogni veicolo su tutte le classi di pedaggio: auto, moto, camper, camion. Tradotto: un euro in più ogni mille chilometri, che per i milioni di viaggiatori estivi diventano milioni di euro extra. Chi paga? Sempre tu, alla pompa e al casello.
“Siamo riusciti a ottenere pochi minuti fa il ritiro ufficiale dell’emendamento con cui il Governo ha provato ad istituire la nuova Tassa Meloni sulle vacanze degli italiani”, ha annunciato con soddisfazione Elly Schlein, segretaria del PD. Ma lo scontro politico è solo all’inizio. Perché quel testo era stato firmato da tutti i partiti di maggioranza, salvo poi scomparire nel giro di una giornata. Il vicepremier Salvini, titolare dei Trasporti, ha chiesto lui stesso di ritirare l’emendamento, mostrando stupore per un testo che, a detta sua, non avrebbe mai approvato.

L’emendamento che c’è ma nessuno ha approvato
“Un teatrino”, lo ha definito Giuseppe Conte. “Visto che li abbiamo scoperti con le mani dentro il portafoglio dei cittadini e contrastati, ora sono costretti a fare retromarcia”, ha detto il leader del M5S, accusando il Governo di voler colpire proprio nel momento più delicato: le vacanze estive, quando gli italiani percorrono più chilometri e i rincari pesano il doppio.
Ma la parte più discutibile, secondo il Codacons, è un’altra: “I soldi garantiti dall’aumento non andrebbero né alla manutenzione delle strade, né alla sicurezza, ma servirebbero per coprire spese extra come illuminazione e costi di gestione vari”. Quindi, non solo la tassa era nascosta, ma nemmeno utile al miglioramento della rete stradale. Una stangata da 90 milioni di euro, studiata per cadere nel silenzio di agosto. Per ora, la retromarcia è stata fatta. Ma non è detto che non si ripresenti lo stesso problema, magari sotto altre vesti.