Il riconteggio si è chiuso. Il Tar di Napoli non ha optato per nessun scossone in consiglio regionale. La seconda sezione del Tribunale Amministrativo Regionale deputato alla risoluzione delle controversie elettorali ha stabilito che Enzo Alaia resta dov’è dallo scorso luglio e Pietro Foglia, ricorrente nelle aule della giustizia amministrativa, resta (nuovamente) fuori per una manciata di voti.
“Il riconteggio che avevo chiesto – afferma l’ex presidente del consiglio regionale – è stato ultimato e mi sono stati attribuiti diversi suffragi in più rispetto a dodici mesi fa. Tutto ciò conferma la credibilità di quanto avanzato. Allo stesso tempo il riconteggio dei voti del candidato che avevo citato (Alaia, ndr) ha fatto si che anche a quest’ultimo venissero attribuiti ulteriori suffragi in aggiunta a quelli già ricevuti. Sostanzialmente, vista la decisione del Tribunale Amministrativo, non è mutato nulla, la situazione è rimasta pressoché identica a quella di un anno fa”.
Foglia, nonostante il no del Tar, non ha alcun tipo di rammarico. “Sulla decisione del Tribunale nulla da ridire, la delusione è dettata dall’applicazione della legge regionale approvata nel 2008 che, purtroppo, non riconosce i meriti di chi ha ottenuto il maggior numero di consensi nell’intera provincia contribuendo ad un risultato importante per il partito e che, pertanto, ne vieta la rappresentanza in consiglio. Siccome la legge è stata votata e quindi applicata non vi è alcuna recriminazione al riguardo”.
L’ex presidente del consiglio regionale evita lo scontro a distanza con l’attuale consigliere Enzo Alaia che subito dopo la sentenza del Tar aveva parlato di accanimento nei suoi confronti. “Non so su cosa dovrei rivalermi su Alaia, questa storia non mi interessa assolutamente, così come quella dell’attribuzione dell’eventuale seggio di Ncd a Stefano Caldoro. Se le percentuali fossero variate tutto sarebbe tornato in discussione. Il comportamento del consigliere regionale mi sembra un po’ strano in questo momento. Alaia, piuttosto, si occupasse delle problematiche della provincia di Avellino. Fino ad oggi, a dodici mesi di distanza dall’inizio dell’era De Luca, non si vede nessun segnale concreto. Le promesse, del resto, restano promesse e vedremo se si concretizzeranno….”.
Foglia, infine, sposa il nuovo progetto dell’NCD. “Così come decretato dalla direzione nazionale ci avviamo alla costituzione del nuovo soggetto politico che prevede, a partire da settembre, l’aggregazione di diverse forze politiche moderate e popolari”.
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