SHOPPING ESTIVO – Torni dalla vacanza con un souvenir e ti fanno 3.500€ di multa: non comprare nulla | Controllano anche le borse a mano

souvenir multa

Negozio di souvenir (Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay) - mandamentonotizie.it

Shopping estivo che costa caro: anche un semplice souvenir della tua ultima vacanza può costarti una bella multa. Attenzione a cosa metti in valigia. 

Non è raro tornare dalle vacanze con qualcosa in più in valigia: un ricordo, un oggetto curioso, magari comprato in un momento di entusiasmo, mentre si passeggiava senza pensieri in un mercato locale o sul lungomare. Un acquisto qualsiasi, fatto in pochi minuti, che sembra innocuo.

Ma a volte, proprio quel piccolo oggetto che metti in valigia può trasformarsi in una grossa seccatura. Alcuni turisti lo hanno scoperto a proprie spese, quando il rientro a casa è stato accompagnato da una sanzione imprevista. E non parliamo necessariamente di dogane internazionali o controlli aeroportuali.

Negli ultimi anni, in estate, le autorità hanno intensificato i controlli anche nelle zone turistiche più frequentate. Non si guarda solo a chi vende, ma anche a chi compra. Perché certi acquisti, anche se fatti in buona fede, possono comportare conseguenze pesanti.

E non basta dire “non sapevo”: in alcuni casi, è sufficiente non essersi posti le giuste domande su ciò che si stava comprando. Il rischio c’è, eccome, e riguarda tanti oggetti comunissimi, che nessuno penserebbe mai possano essere al centro di una violazione. E un innocuo shopping estivo si trasforma in un incubo.

Shopping estivo: la multa per il souvenir

Uno degli episodi più recenti è accaduto in Toscana, come racconta brocardi.it, dove una turista straniera è stata multata per 600 euro dopo l’acquisto di un articolo trovato poco dopo all’interno della sua borsa. Gli agenti probabile hanno sequestrato l’oggetto e avviato le procedure previste dalla legge. Ma perché?

Stiamo parlando ovviamente di merce contraffatta, come le classiche borse che si trovano sulle bancarelle. Infatti, acquistare un prodotto falsificato – anche solo per uso personale – è punibile per legge. Non serve volerlo rivendere. Basta sapere, o anche solo sospettare, che quell’oggetto non è originale. E una Hermes su un banchetto per strada è evidentemente non originale, per intenderci. La sanzione può variare da 100 a 7.000 euro, anche senza che si configuri un reato penale.

merce contraffatta reato
Acquisto di souvenir (Foto di Jonathan MONCK-MASON su Unsplash) – mandamentonotizie.it

Attenzione a cosa metti nella borsa

E se invece l’intenzione è quella di rivenderlo? Allora si entra in un territorio ancora più rischioso: si può arrivare all’accusa di ricettazione, un reato penale che comporta conseguenze molto più gravi, fino all’arresto. E la soglia tra semplice acquisto personale e intento di lucro, in certi casi, è sottile.

Per non trasformare il ricordo di un’estate perfetta in una spiacevole sorpresa legale, il consiglio è uno solo: prima di comprare, pensa a cosa stai davvero portando a casa. A volte, anche un piccolo oggetto all’apparenza innocuo può costarti molto caro. È pur sempre un reato.