SIRIGNANO. Colucci: “Eternit? Napolitano ci dica dove. Intanto sarà denunciato per procurato allarme”

Eternit in paese? Qual è il problema…Napolitano indichi il posto dove presente e noi lo rimuoviamo”. Il sindaco di Sirignano Raffaele Colucci replica così all’attacco dell’ex fascia tricolore e suo attuale rivale politico sull’allarme rifiuti speciali lanciato nella giornata di domenica. Ovviamente non mancano paragoni tra passato e presente.

Noi a differenza della sua gestione amministrativa lavoriamo da sempre sulla salvaguardia del territorio e delle montagne circostanti. Non a caso abbiamo anche sottoscritto due convenzioni con le guardie ambientali per tenere attivo un servizio di sorveglianza. Inoltre, per tenere le montagne pulite, proprio nei prossimi giorni partiranno specifici controlli per combattere fenomeni spiacevoli come lo sversamento illegale. La cosa che mi fa sorridere – replica Colucci – è che sono venti anni che all’interno del Palazzo Caravita sono presenti due baracche con tetto in eternit e che utilizzava negli anni ’50 e ’60 un’azienda avicola e nessuno mai si è preposto, tranne la nostra amministrazione, per la rimozione di questo materiale che a suo tempo non era riconosciuto come nocivo. Quelle di Napolitano sono solo polemiche elettorali che cercano di creare una sorta di allarmismo in paese per ottenere solo visibilità”.

Colucci, dopo la questione portata in risalto da Napolitano anche con dei manifesti pubblici, è pronto ad adire le vie legali. “Sarà citato in giudizio dai miei legali per procurato allarme nei confronti della popolazione di Sirignano. Siamo un paese tranquillo che oggi, proprio grazie alla nostra amministrazione, si sta riprendendo dopo anni di mortificazioni e questioni di questo tipo, del tutto infondate, rischiano di creare gravi ripercussioni sulla vivibilità dei residenti. Inoltre preciso che questa amministrazione non perderà alcun finanziamento per la riqualificazione del Castello. Anzi, dopo che la ditta aggiudicataria dell’intervento si è ritirata, procederemo ad affidare l’incarico alla seconda classificata. A noi le polemiche non ci fermeranno. Poi alle elezioni del 2017 vedremo chi ha i numeri”.

Nel mirino di Colucci finiscono anche altri esponenti politici locali entrati nella vicenda. “A qualche altro pappagallo locale dico di stare attento prima di fare certe affermazioni”.