Sospetti di corruzione, concorsi e appalti: l’inchiesta “Dolce Vita” all’udienza preliminare

Sospetti di corruzione, concorsi e appalti: l'inchiesta "Dolce Vita" all'udienza preliminare

Sospetti di corruzione, concorsi e appalti: l'inchiesta "Dolce Vita" all'udienza preliminare (mandamentonotizie.it / pexels)

Sospetti di corruzione, concorsi e appalti: l'inchiesta "Dolce Vita" all'udienza preliminare
Sospetti di corruzione, concorsi e appalti: l’inchiesta “Dolce Vita” all’udienza preliminare (mandamentonotizie.it / pexels)

Ventotto imputati tra cui l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa. Si va in tribunale

L’indagine “Dolce Vita”, una delle più ampie degli ultimi anni in quest’ambito, coinvolge 28 persone tra cui l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa. Il tema è quello della gestione della cosa pubblica in ambito locale: il 15 ottobre si terrà l’udienza preliminare per la discussione del rinvio a giudizio, richiesta avanzata nei confronti dei 28 indagati.

Oltre all’ex sindaco, i soggetti coinvolti sono Filomena Smiraglia, Marianna Cipriano, Fabio Guerriero, Antonio Mazza, Davide Mazza, Gianluigi Marotta, Germana Simeone, Costantino Marcello, Vittorio Ambrosino, Franco Antonio Camarca, Lucio Buonvino, Antonello Pellecchia, Eugenio Pancione, Erminio Lanzotti, Antonio Genovese, Danilo Festa, Giuseppe Buonvino, Danilo Festa, Antonio Spagnuolo, Diego Guerriero, Raffaella Iermano, Claudia Sabatino, Antonio Sabatino, Vincenzo Porciello, Anna Freda, Principessa Pellecchia e Ugo Rubicondo.

L’indagine: accuse e reati

Tra i soggetti coinvolti sono elencati diversi professionisti, dall’ex sindaco a diversi dirigenti comunali, passando per imprenditori e professionisti. Vari anche i reati ipotizzati dagli investigatori: dalla rivelazione del segreto d’ufficio alla ricettazione, passando per il peculato e la corruzione. Non manca, però, anche l’accusa di associazione a delinquere. Se venissero tutti confermati, ciò a cui si starebbe assistendo è un consolidato sistema di alterazione degli equilibri nella gestione della cosa pubblica locale in riferimento al periodo dell’amministrazione Festa.

Secondo l’accusa, le procedure selettive per l’assunzione di personale municipale sarebbero state alterate, quindi per alcuni candidati la strada sarebbe stata decisamente più spianata che per altri. Il tutto sarebbe stato fatto così da apportare benefici economici ad alcune precise realtà aziendali, ritenute vicine agli ambienti politici locali: si parla quindi di concorsi pubblici non trasparenti.

L'indagine: accuse e reati
L’indagine: accuse e reati (mandamentonotizie.it / pexels)

La difesa e l’udienza preliminare

L’ex sindaco Gianluca Festa è difeso da Concetta Mari e Luigi Petrillo. I suoi legali, in vista dell’udienza preliminare del prossimo 15 ottobre, hanno richiamato una consulenza tecnica acquisita agli atti: questa, a loro dire, darebbe prova della conformità dei processi di selezione del personale di cui sopra.

Il prossimo 15 ottobre, quindi, il GUP sarà tenuto a valutare la concretezza delle accuse, quindi dovrà decidere per l’eventuale rinvio a giudizio. Se così fosse, questa sarebbe solo la prima tappa di un lungo percorso che, oltre a cambiare potenzialmente per sempre la vita dei 28 accusati, sancirebbe anche la fragilità della politica locale e, in questo caso, avellinese.