SPERONE. Caso cavalcavia, la nuova mobilitazione del sindaco Alaia: ecco cosa accadrà

Marco Santo Alaia non molla. Sebbene il comune di Sperone nell’ormai nota vicenda che ha condotto al sequestro del cavalcavia non abbia responsabilità dirette, la fascia tricolore è pronta comunque ad imboccare l’ennesima strategia per cercare di mutare una questione che con il trascorrere dei giorni e delle settimane (siamo ormai a circa quattro mesi dal sequestro), assume sempre più caratteri maxi drammatici.

Nelle prossime ore il sindaco, che anche negli ultimi giorni ha avuto modo di confrontarsi con imprenditori e proprietari dei fondi terrieri (ovvero le categorie penalizzate rispetto alla chiusura del ponte), invierà una missiva al neo Prefetto del capoluogo (Maria Tirone, ndr) non solo per metterlo al corrente della situazione, ma per invitarlo a prendere in considerazione eventuali adempimenti in modo da sbloccare la questione.

“Non abbiamo responsabilità dirette sulla questione – afferma Alaia – ma faremo il possibile per cercare di ottenere il risultato sperato, ovvero il dissequestro del ponte. Rispetto alla missiva che inoltrerò al Prefetto di Avellino focalizzerò l’attenzione rispetto alla tempestività con cui attendiamo responsi concreti. Ricordo che in passato noi sindaci, proprio rispetto alla pericolosità dei ponti autostradali n merito ad altri spiacevoli eventi di cronaca, fummo chiamati ad agire in maniera quasi istantanea per garantire la sicurezza. Mi auguro che oggi, a distanza di qualche anno, oltre a trovare ascolto, troveremo immediata risposta ad una problematica che interessa, come ben noto, tantissime persone, diversi operatori economici, e che sta creando non pochi contraccolpi”.