Stalking e violenza (Canva) MandamentoNotizie.it
Eseguito un provvedimento cautelare per stalking e violazione di domicilio ai danni di una donna. Indagini coordinate dalla Procura di Benevento.
Un intervento mirato dei Carabinieri ha interrotto una serie di comportamenti considerati persecutori. La vittima, ancora una volta una donna.
A Luogosano, l’esecuzione di un provvedimento cautelare segna un punto fermo in una vicenda complessa. Le indagini, coordinate dalla Procura di Benevento, hanno raccolto elementi ritenuti gravi dal giudice.
Il caso riporta l’attenzione sul fenomeno dello stalking e sulla tutela delle vittime. Un tema importante che richiede l’attenzione di tutti. Ecco i fatti.
Lo stalking è una forma di violenza che si manifesta attraverso azioni reiterate, spesso mirate a intimidire, minacciare o controllare la vita di un’altra persona. Episodi di questo tipo possono assumere forme diverse, dalle pressioni psicologiche ai pedinamenti, fino alle intrusioni fisiche negli spazi privati. In contesti di piccole comunità, dove i rapporti personali tendono a essere più ravvicinati, le conseguenze di simili condotte possono risultare ancora più invasive e destabilizzanti per la vittima.
La normativa italiana prevede strumenti specifici per affrontare questo genere di reati, tra cui misure restrittive volte a proteggere la persona offesa e prevenire il ripetersi di tali episodi. Gli interventi tempestivi delle forze dell’ordine assumono quindi un ruolo centrale per garantire sicurezza e porre un freno alle condotte persecutorie. Questo caso, avvenuto in Irpinia, evidenzia come la risposta giudiziaria sia sempre più orientata alla prevenzione e alla tutela immediata.
A Luogosano, i Carabinieri delle stazioni di Sant’Angelo all’Esca e di Fontanarosa, su disposizione del Gip del Tribunale di Benevento, hanno dato esecuzione a una misura cautelare nei confronti di un uomo di 39 anni residente in provincia. Il provvedimento impone il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa, oltre all’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza. Le indagini avrebbero documentato condotte vessatorie e aggressive ai danni della ex compagna, confermate anche dal contenuto di alcune chat.
Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe messo in atto minacce di morte, pressanti richieste di incontri e, in un episodio ritenuto particolarmente grave, un accesso non autorizzato all’abitazione della donna in orario notturno. La vittima, esasperata dalla persistenza delle molestie sia durante che dopo la fine della relazione, ha trovato il coraggio di denunciare. Le autorità sottolineano che il provvedimento è stato emesso nella fase delle indagini preliminari: l’indagato, quindi, resta presunto innocente fino a sentenza definitiva.
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