Tassa Autogrill, ti chiedono 17€ solo per esserti fermato per una sosta | Non è uno scontrino, è una trattenuta fiscale vergognosa

La sosta all'autogrill (foto wikicommons) - mandamentonotizie.it
Una sosta all’autogrill ora ti costa 17 euro. La tassa che tutti pagheranno e di cui nessuno aveva bisogno è compresa nello scontrino.
Quante volte, durante un viaggio, hai fatto una sosta in autostrada per una pausa? Che si tratti di un caffè veloce, di uno spuntino o di una sosta più lunga per ricaricare le energie, queste fermate sono parte della routine di ogni automobilista.
Tuttavia spesso quando si entra in una area di servizio, la sensazione che si prova non è quella di un’accoglienza calorosa o di un servizio conveniente. Ti trovi più a contatto con una piccola fuga dalla realtà quando arrivi alla cassa e ti rendi conto del totale.
Una tassa nascosta, un rincaro che ti fa sentire come se avessi appena pagato per il “privilegio” di fermarti in un punto di ristoro.
Sembra quasi che l’autogrill ti fissi un prezzo di ingresso, come se il solo fatto di fermarti lì ti costasse già di per sé qualcosa. Le soste obbligatorie, che in teoria dovrebbero essere una pausa piacevole, si trasformano spesso in un momento di frustrazione. Ma cosa succede quando ci si rende conto che questi prezzi non sono solo più alti del dovuto, ma addirittura irrazionali? E adesso che arriva l’estate, come la mettiamo con la tassa da pagare ad ogni sosta in autogrill?
Tassa autogrill: la paghi direttamente nello scontrino
Quando pensi che un caffè, un panino e una bottiglietta d’acqua siano la base di una sosta in autogrill, ti aspetti di spendere una cifra accessibile. Tuttavia, in molte aree di servizio italiane, la realtà è ben diversa. Un semplice panino – come fa notare huffingtonpost.it che riporta questa triste realtà – che in un bar di città costerebbe al massimo 4,30 euro, può arrivare a 6,80 euro nelle aree di servizio autostradali, con punte che toccano addirittura gli 8,50 euro in alcuni casi. Ma non è solo questo.
Anche i cibi più piccoli, come le brioche, sono aumentati in modo esorbitante, con un incremento del 16% rispetto allo scorso anno. Quella che una volta era una colazione veloce per pochi euro, ora ti lascia il portafoglio più vuoto di quanto ti aspettassi. La Coca-Cola, per esempio, che nel supermercato puoi trovare a meno di 1,50 euro al litro, nelle aree di servizio può arrivare a costare più di 8 euro al litro. Non è difficile immaginare che l’effetto domino di questi prezzi si faccia sentire anche su snack e bibite più comuni, con prodotti che arrivano a costare anche 5 volte in più rispetto al prezzo in un supermercato.

Ogni sosta ti costa 17 euro
Ma c’è di più. È il caso delle bevande energetiche: un litro di drink può arrivare a costare 16 euro, il che rappresenta un incremento del 23% rispetto allo scorso anno. Una spesa che, se fatta regolarmente, può diventare davvero pesante per chi si ferma spesso lungo l’autostrada per riprendersi dal viaggio.
In sostanza, quello che in principio doveva essere un momento di ristoro diventa un vero e proprio salasso nascosto. E la cosa peggiore è che nessuno sembra accorgersene. Queste tariffe altissime non sono sempre accompagnate da una spiegazione, e spesso vengono accettate passivamente da chi ha bisogno di una sosta, senza rendersi conto che stanno pagando una vera e propria tassa per il solo fatto di fermarsi.