TASSE PER LE GUERRE – Ogni cittadino finanzia carri armati senza saperlo: ecco quanto ci costa ogni mese questa guerra | Tagli a pensioni e sanità

Carro armato (Foto di Michael Drummond da Pixabay) - mandamentonotizie.it
Tra le varie voci che compongono le tasse c’è anche quella destinata alle guerre. Paghiamo i carri armati senza nemmeno saperlo.
Lo sapevi che ogni mese una parte delle tue tasse va a finanziare i carri armati? Non è uno slogan da complottisti. È la realtà. E non serve nemmeno leggere tra le righe della manovra economica: basta guardare le priorità di spesa.
Ci parlano di sacrifici, ci dicono che mancano i fondi per pensioni, sanità, scuola. E poi scopriamo che miliardi vengono messi da parte per prepararsi a una guerra. Sì, proprio così. Non una guerra “nostra”, ma che comunque paghiamo noi.
Negli ultimi anni il mondo è cambiato, e non certo in meglio. Siamo circondati da conflitti, minacce, tensioni. Ma davvero la risposta è aumentare gli armamenti? E soprattutto: siamo sicuri che tutto questo ci renda più sicuri?
Nel frattempo, mentre ci chiedono di stringere la cinghia, cresce la spesa per la difesa. Cresce tanto, e cresce ovunque. Ma nessuno ce lo dice chiaramente: preferiscono usare parole come “sicurezza”, “cooperazione”, “difesa comune”. Intanto, i soldi escono. I nostri.
Tasse per le guerre: i nostri soldi per acquistare carri armati
Un carro armato moderno, spiega money.it, può costare dai 3 ai 15 milioni di euro, a seconda del modello e delle dotazioni. Ci sono i Leopard tedeschi, i Black Panther coreani, i Type 10 giapponesi. La Francia investe nei Leclerc, la Polonia negli Abrams americani. Tutti nella stessa corsa agli armamenti, come se fosse tornata la Guerra Fredda.
Gli Stati Uniti, che restano il primo fornitore di armi al mondo, spendono ogni anno miliardi per rinnovare la loro flotta di M1A1 Abrams. La Russia, nonostante le sanzioni e una guerra in corso, punta a produrre 1.500 nuovi mezzi entro il 2025. E l’Italia?

Anche noi ci teniamo pronti
Cosa succede in Italia? In silenzio, senza troppo clamore, la nostra Nazione ha alzato il budget militare a 31,3 miliardi. Ma non basta: per soddisfare la NATO dovrà salire al 2% del PIL, e forse anche al 5% entro il 2035. Solo per i carri armati ha già ordinato 380 Phanter KF 51 e oltre 1.000 Lynx leggeri. Costo stimato: 20 miliardi di euro in 15 anni.
Nel frattempo i vecchi Ariete C1 – costati già 7-8 milioni l’uno – sono quasi inutilizzabili. Ne funzionano appena una cinquantina. Ma tranquilli: per aggiornarli ne spenderemo altri milioni. E se ti chiedi dove trovano i soldi… basta guardare le voci che tagliano. Sanità, pensioni, welfare. La guerra, intanto, ce la fanno pagare in tempo di pace.