Politica

Taurano, la rivincita delle mamme: alloggi della camorra diventano rifugi di speranza

A Taurano le case confiscate alla camorra ospiteranno donne con figli in difficoltà. Un progetto che trasforma il dolore in ripartenza.

C’è un cancello che si apre, una porta che non chiude più il passato. Le luci tornano ad accendersi dove un tempo regnava il silenzio.

Nelle stanze vuote di quelle case, oggi entra una nuova vita, fatta di voci leggere e presenze costanti. Abitazioni destinate a chi davvero ne ha necessità.

A Taurano, la criminalità perde terreno. E al suo posto, avanzano donne forti, con bambini da proteggere e una storia da riscrivere.

Ecco cosa sta succedendo in questa località e quali sono i cambiamenti che riguardano le famiglie.

Un gesto concreto che parla a tutti

Non è retorica. È una chiave che gira nella serratura, una stanza che profuma di fresco, una cucina dove tornerà il rumore dei piatti. Le case confiscate alla camorra, ristrutturate e finalmente vivibili, sono pronte ad accogliere donne con figli in situazioni difficili. Mamme sole, spesso invisibili, alle prese con povertà, abbandono o violenza.

A Taurano l’amministrazione ha scelto di non lasciare indietro nessuno, partendo proprio da chi ha meno voce. La decisione non è arrivata per caso: è maturata in un contesto di memoria e giustizia, durante una cerimonia dedicata alle vittime innocenti di camorra. Da quel momento, le parole si sono fatte fatti. Le abitazioni, abbandonate per anni, sono state recuperate con fondi pubblici e trasformate in un’opportunità. Non per speculare, non per fare notizia. Ma per restituire senso a spazi che avevano perso tutto. Oggi, diventano casa.

Mamma con figli (Canva) MandamentoNotizie.it

La casa come diritto, la rinascita come obiettivo a Taurano

Il progetto prevede la creazione di una vera e propria “Comunità Mamma-Bambino”. Un luogo dove rifugiarsi, sì, ma anche da cui ripartire. Non solo un tetto sopra la testa, ma anche sostegno, ascolto, orientamento. Perché chi è fragile ha bisogno di più di una casa: ha bisogno di qualcuno che dica “non sei sola”. Non sono ancora noti i tempi di apertura né chi gestirà le strutture, ma la direzione è chiara.

Le donne che entreranno in quegli appartamenti troveranno più di quattro mura: troveranno la possibilità di credere di nuovo in sé stesse, di crescere i propri figli in un ambiente sicuro, di immaginare un domani. Taurano lancia un segnale potente: i beni tolti alla criminalità possono diventare strumenti di giustizia sociale. È la vittoria della legalità quando incontra l’umanità. La camorra perde terreno non solo nei tribunali, ma anche là dove la vita riprende, un passo alla volta. E tutto comincia, ancora una volta, da una casa.

Barbara Guarini

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Barbara Guarini

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