Tessera sanitaria, da agosto multe salate per chi sbaglia a usarla | Scattano le prime sanzioni pesanti

Tessera sanitaria, così scattano le multe - mandamentonotizie.it (Foto archivio)
Massima attenzione al modo in cui viene usata la tessera sanitaria, basta poco per beccarsi una multa salatissima: cosa c’è da sapere.
La tessera sanitaria ha sostituito nel tempo quello che una volta era il tesserino plastificato del codice fiscale: essa è un documento personale che viene rilasciato ai cittadini italiani aventi diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.
Oltre all’accesso ai servizi per la tutela della salute del cittadino, la tessera sanitaria serve anche per identificare il codice fiscale del titolare e può essere usata come Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per l’accesso a servizi online della Pubblica Amministrazione.
I dati inseriti nella tessera sanitaria devono obbligatoriamente essere corretti poiché servono per le eventuali detrazioni fiscali in caso di spese sanitarie con la compilazione del modello 730.
È necessario prestare massima attenzione al modo in cui si impiega la tessera sanitaria: nel caso in cui venissero compiute delle violazioni, si rischiano multe di diverse migliaia di euro. Ecco cosa c’è da sapere.
Tessere sanitaria: come si usa e da chi viene rilasciata
È l’Agenzia delle Entrate l’ente preposto all’emissione e alla spedizione della tessera sanitaria, che contiene anche il codice fiscale. Essa viene principalmente usata per usufruire delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), come visite mediche, acquisto di farmaci, esami e altre cure. La tessera sanitaria funge anche da codice fiscale, certificazione per l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione, e tessera europea di assicurazione malattia per l’assistenza all’estero. Inoltre, può essere utilizzata nei paesi dell’Unione Europea, Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera per ricevere assistenza sanitaria pubblica o convenzionata.
Ma cosa accade se, utilizzando la tessera sanitaria, vengono inviate informazioni sbagliate? Prima di tutto bisogna chiarire quali sono i soggetti chiamati ad inviare telematicamente i dati relativi alle spese sanitarie sostenute da ciascun contribuente nell’anno di imposta precedente alla scadenza: essi sono gli iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, le farmacie (pubbliche e private), le strutture accreditate al Servizio Sanitario Nazionale, le strutture autorizzate per l’erogazione dei servizi sanitari e non accreditate con il SSN.

Tessera sanitaria: scattano le sanzioni
Qualora la comunicazione dei dati non avvenisse nel modo corretto, l’Agenzia delle Entrate provvede ad applicare delle sanzioni. L’ente preposto al controllo ha ribadito che per le violazioni dell’adempimento viene applicata una multa di 100 euro per ogni comunicazione errata, fino ad un massimo di 50mila euro.
La sanzione, tuttavia, non si applica se la trasmissione dei dati corretti è effettuata entro i cinque giorni successivi alla scadenza. Inoltre se la comunicazione è correttamente trasmessa entro sessanta giorni dalla scadenza prevista, la sanzione è ridotta a un terzo con un massimo di 20.000 euro.