UFFICIALE – Ogni neonato riceve soldi a vita: parte il fondo pensione d’infanzia | Lo Stato lo carica subito

Bonus pensione neonato (fonti pexels) - mandamentonotizie.it
Arriva il fondo pensione d’infanzia: lo Stato ti accompagna fin dalla nascita con una rendita che aumenta con gli anni.
Sarebbe bello se, appena un neonato viene al mondo, qualcuno gli aprisse un conto personale destinato a crescere con lui. Un piccolo tesoro nascosto che lo accompagni per tutta la vita, pronto ad aspettarlo al momento giusto.
Non si tratta di un’eredità, né di un regalo dei nonni. È qualcosa di diverso: una sorta di rendita, piantata alla nascita e lasciata lì, a maturare anno dopo anno. Un gesto semplice, ma carico di significato. Sarebbe bello, e sta per succedere davvero.
In tempi in cui si parla tanto di futuro incerto, pensioni lontane e stipendi insufficienti, questa novità suona quasi come una favola. Eppure è tutto vero. L’idea è sul tavolo e porta con sé una promessa che parte dalla culla e arriva fino alla pensione.
Non è ancora legge, ma è molto più di una suggestione: è una proposta concreta, discussa nei palazzi istituzionali e pensata per cambiare radicalmente il modo in cui prepariamo il domani dei più piccoli. Scopriamo di cosa si tratta.
Fondo pensione d’infanzia: i dettagli
A lanciarla è Mario Pepe, presidente della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), che immagina per ogni neonato un bonus previdenziale alla nascita, ovvero un primo versamento gratuito versato dallo Stato all’apertura di un piano individuale di previdenza complementare. Il fondo, poi, potrà essere alimentato dai familiari – anche non stretti – con contributi deducibili fiscalmente. In pratica, una sorta di salvadanaio personale che cresce insieme al bambino, per poi accompagnarlo nella vita adulta.
Le intenzioni sono chiare: non si tratta solo di pensare alla pensione, ma anche di creare una base economica che possa servire al compimento dei 18 anni, ad esempio per accedere a un’università di prestigio o per investire in un percorso formativo di valore. Come ha spiegato lo stesso Pepe in un’intervista al Sole 24 Ore, “si tratterebbe di un salvadanaio previdenziale per due scopi: di tipo strettamente previdenziale e di tipo formativo, per un accrescimento culturale”.

Una rivoluzione nel mondo delle pensioni
Questa proposta si inserisce anche in un’ottica più ampia: quella di incentivare la natalità e sostenere concretamente le nuove generazioni. Non più solo bonus una tantum, ma un piano pensato per durare decenni. Un “piano Marshall della nascita”, così lo ha definito Pepe, capace di dare un segnale forte sul piano culturale, economico e sociale.
Se approvato, questo meccanismo rappresenterebbe una svolta: un fondo che nasce con il bambino e lo accompagna in silenzio, accumulando valore anno dopo anno. Un’idea semplice ma potente, che unisce previdenza, formazione e visione a lungo termine. E che, forse, merita davvero di diventare realtà.