Da leader al rischio di diventare comprimario. Il già compromesso discorso dell’Unione del Baianese potrebbe arricchirsi di una nuova irrisoria puntata: il mutamento delle gerarchie politiche in ambito mandamentale. Il tutto, comunque, non dovrebbe sortire chissà quale effetto stravolgente.
E’ risaputo, stando almeno alle belle parole utilizzate in più circostanze dagli addetti ai lavori, che le vicende politiche non c’entrano quando si tratta di discutere di argomenti a carattere zonale, vedi appunto l’Unione del Baianese. Poi però, ed è risaputo anche che il discorso, proprio a causa dei campanili politici da difendere, ma non nel caso di tutti, improvvisamente si arena.
Intanto il sindaco di Avella Domenico Biancardi promotore e motivatore di primo livello e di prima ora, politicamente parlando, resta senza alleati. Se fino alle Elezioni Regionali (o meglio al Natale 2014) è stato il fautore assoluto del discorso ripristinando il procedimento in seguito alle diverse falle che si erano presentate a causa di disguidi e perdite di tempo generate da altre parti, oggi non è più così. “Mister Biancardi”, infatti, è l’unico a tenere alto il vessillo del centro destra e da solo, pur rappresentando il comune più popolo del Mandamento Baianese, non potrebbe avere più l’incidenza di qualche mese fa. Se fino ad ieri avrebbe potuto “sbandierare” finanziamenti e progetti di rilancio facendo da traino in più soluzioni, molti dubbi sorgono sul futuro prossimo (politicamente parlando). Il ruolo di portabandiera, infatti, visti i recenti mutamenti politici, non potrebbe più ricoprirlo: e questo è un aspetto penalizzante per il territorio se si considera che Biancardi (vuoi per politica, vuoi per reale interesse del territorio) ha avuto un ruolo principale almeno nel far sedere (inizialmente) tutti i sindaci alla tavola rotonda e stilare quanto meno una bozza di statuto. Non sorprende quindi che già dallo scorso inverno il discorso, quello dell’Unione del Baianese, si sia arenato proprio per in virtù dei nuovi posizionamenti poi delineatisi.
La palla dell’Unione del Baianese, ora, sempre politicamente parlando, potrebbe finire nelle mani degli altri comuni del Baianese. In particolar modo di coloro che si sono schierati in occasione delle scorse elezioni regionali e che hanno visto l’affermazione del Centro Sinistra. Un caso su tutti come esempio: Nicola Bianco, sindaco di Mugnano del Cardinale, questa volta cambierà opinione visto che lo scorso gennaio mandò il progetto dell’Unione in frantumi non presentandosi alla firma della gestione associata, guarda caso fissata proprio ad Avella?
Come reagirà “mister Biancardi” alla probabile metamorfosi mandamentale? Ovviamente politicamente parlando.
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