Wanda Apicella, oggi Avellino le dà l’ultimo saluto: una morte silenziosa, che deve far riflettere

Wanda Apicella, oggi Avellino le dà l'ultimo saluto: una morte silenziosa, che deve far riflettere

Wanda Apicella, oggi Avellino le dà l'ultimo saluto: una morte silenziosa, che deve far riflettere (mandamentonotizie.it / pexels)

Addio

Wanda Apicella, oggi Avellino le dà l'ultimo saluto: una morte silenziosa, che deve far riflettere
Wanda Apicella, oggi Avellino le dà l’ultimo saluto: una morte silenziosa, che deve far riflettere (mandamentonotizie.it / pexels)

Addio a Wanda Apicella: Aiello del Sabato deve fare i conti con una morte ingiusta

Aveva solo 45 anni, Wanda Apicella, quando se n’è andata. Ad Aiello del Sabato, nella Chiesa di San Felice Martire, al suo funerale ci sono solo due donne, due madri: il resto dei banchi è vuoto, a sottolineare quell’assenza e quel silenzio che forse hanno contribuito alla sua prematura scomparsa.

Sui social aveva scritto un proverbio che, a leggerlo ora, fa venire i brividi: “Una donna sola è meglio che sta da sola…“. Nessuno le è stato vicino nel momento più duro, né la famiglia, né lo Stato: oggi, però, resta chi avrebbe potuto fare qualcosa e non l’ha fatto e la figlia Marta, di soli sette anni.

Cos’è successo a Wanda Apicella: le parole del Sindaco

Sebastiano Gaeta, il sindaco di Aiello del Sabato, nel giorno del funerale di Wanda Apicella ha voluto dare alla comunità un proprio messaggio. “Oggi l’ultimo viaggio di Wanda. Una giovane donna, una madre, una figlia. Se n’è andata in silenzio, con un gesto che lascia tutti noi senza parole, con un dolore che non ha risposte facili“, ha detto. Le sue parole invitano quindi alla riflessione e al silenzio, che non significa ignorare la tragedia ma cercare di comprenderla per far sì che non accada più. “Oggi non c’è spazio per giudizi, ma solo per il rispetto e per il raccoglimento“, conclude il primo cittadino.

A parlarne è stata anche Connie Della Sala, consigliera comunale di Aiello del Sabato. La consigliera ha sottolineato come Wanda non fosse invisibile ma, di fatto, lo fosse diventata: “E questo è ciò che più mi addolora: che il dolore possa diventare una stanza chiusa, e che nessuno trovi la chiave”, ha detto. Anche a suo dire, la morte di Wanda deve servire a smuovere le coscienze e a ricordare a tutti l’importanza dell’aiuto e del soccorso, della presenza l’uno per l’altro.

Cos'è successo a Wanda Apicella: le parole del Sindaco
Cos’è successo a Wanda Apicella: le parole del Sindaco (mandamentonotizie.it / pexels)

L’appello al sistema

Connie Della Sala ha anche sottolineato come sia necessario che ci sia un sistema che funzioni, una rete che tenga: a tal proposito ha richiamato l’attenzione delle istituzioni, dei medici di famiglia, degli assistenti sociali e di tutti quei servizi che, sebbene già esistano, spesso rimangono inerti, lontani e poco aderenti alla comunità e ai più bisognosi. La scomparsa di Wanda, quindi, possa essere un momento di dolore dal quale costruire una comunità più coesa e più attenta alle fragilità.