UNIONE DEL BAIANESE. Io ci Credo in pressing su Montanaro: “Dove eravamo rimasti?”

Torna prepotentemente alla ribalta la questione dell’Unione del Baianese. Nel consiglio comunale di giovedì scorso, il gruppo di “Io ci Credo” di Baiano rappresentato dal capogruppo Emanuele Litto, e dai consiglieri Stefano Lieto e Gianpaolo Petrillo, ha messo alle strette il sindaco, nonché presidente dell’organismo, Enrico Montanaro.

Purtroppo, hanno affermato i consiglieri comunali – ravvisiamo una situazione molto sconcertante”.

Dal giorno dell’elezione del neo Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni, risalente al 15/01/2018, il Consiglio dell’Unione dei Comuni è stato convocato solo il 28.08.2019 al fine di individuare una linea comune da adottarsi per l’emergenza e lo sversamento dei rifiuti nella vicina discarica di Paenzano-Tufino;  ad oggi l’Unione dei Comuni del Baianese e dell’Alto Clanio si trova ferma al palo, in quanto non solo il Presidente non ha ancora presentato il suo programma di indirizzo amministrativo, ma neppure è stata ancora eletta la Giunta dell’Unione e ancora non si provveduto a formalizzare l’ingresso nel Consiglio dell’Unione dei nuovi membri per il Comune di Quadrelle; tanto senza considerare che nessuna delle assemblee delle sei Municipalità facenti parte dell’Unione ha ancora appostato nel proprio bilancio le necessarie risorse economiche, per creare una piattaforma comune per l’organizzazione dell’Unione; una situazione sconcertante che mette seriamente a rischio non solo il progetto dell’Unione dei Comuni, ma anche quello della Municipalità Unica, che l’attuale maggioranza dell’Amministrazione Comunale di Baiano ha previsto – come del resto il gruppo di minoranza – quale priorità del proprio programma politico; si tratta di una priorità assoluta, perché comporterebbe sul versante economico un raddoppiamento dei contributi statali, con la possibilità di derogare al patto di stabilità e di avere una corsia privilegiata per la partecipazione ai bandi regionali; ma essa consentirebbe, altresì, di rapportarsi direttamente con l’Unione europea, con progettualità di sicura qualità a supporto della specificità e della competitività del territorio locale. la scelta della Municipalità Unica, costituisce un trend in forte espansione, favorito dalla Riforma sulle Autonomie locali, di cui abbiamo esempi, non solo nel Nord Italia (in Lombardia, soprattutto) o nel Centro Italia, ma nella vicina città di Montoro, la Città della Valle dell’Irno, ove si è realizzata la fusione tra i Comuni di Montoro Superiore e Montoro Inferiore”.

A questo punto i consiglieri comunali attendono una svolta concreta: “Urge la convocazione di un consiglio per uscire dalla fase di stallo; agire sinergicamente con le altre Amministrazioni Comunali mandamentali, al fine di perseguire le finalità istituzionali dell’Unione dei Comuni tese alla gestione associata dei servizi “di pianificazione, di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; di edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; di polizia municipale e polizia amministrativa locale”; promuovere, ogni iniziativa che sia utile a sensibilizzare l’intera Comunità dell’ex area Mandamentale sul tema, non solo della gestione associata dei servizi, ma anche della istituzione della Municipalità Unica, per la quale già si sono pronunciati favorevolmente i Consigli Comunali di Avella e di Baiano; di promuovere, ogni iniziativa che sia utile a rendere comprensibile alle comunità delle sei Municipalità, l’idea che la gestione associata dei servizi e la Municipalità Unica potrebbero costituire un volano per l’intero territorio mandamentale, tale da sottrarlo al declino socio-economico in cui versa e di cui la massiccia fuga dei giovani verso il Centro Nord e i Paesi esteri, alla ricerca di un lavoro, in grado di corrispondere alle proprie aspettative di vita, costituisce la rappresentazione più drammatica ed emblematica”.